Brindisi, 30/08/2006

Aeroporto: tutti i parlamentari brindisini contro Mennitti

Apprendiamo dagli organi di stampa la notizia relativa alla convocazione, da parte del Sindaco di Brindisi, di un incontro finalizzato ad affrontare “le problematiche connesse allo scalo aeroportuale “Papola” e, in particolare, alla decisione dell’Alitalia di cancellare il volo di collegamento tra Brindisi e Milano Malpensa”.
Dalla nota del Comune si evince che sono stati invitati a partecipare l’assessore regionale ai trasporti, amministratore unico e direttore generale della Seap, rappresentanti di enti, associazioni e sindacati.
Nessun riferimento, invece, alla rappresentanza parlamentare brindisina. La speranza è che ci si trovi di fronte all’ennesima “dimenticanza” della struttura comunale.
Diversamente, saremmo costretti a pensare che il primo cittadino di Brindisi, pur essendo stato a lungo un deputato, ha deliberatamente sottovalutato il ruolo che un parlamentare può svolgere per portare a soluzione problemi di tale rilevanza.
Non sfugge a nessuno, infatti, che la gestione di uno scalo aeroportuale e la operatività dello stesso in relazione ad una adeguata presenza di vettori (Alitalia ed altri), sono vicende assai complesse e certamente non risolvibili in una visione localistica.
L’aeroporto di Brindisi è una infrastruttura patrimonio dell’intero Salento e dell’intera Regione. Da qui la necessità di coinvolgere, per le proprie competenze, sia il Governo regionale che quello nazionale, nonché la stessa Alitalia: in tale contesto, nel rispetto dei singoli ruoli, la presenza della rappresentanza parlamentare appare oltre che utile oggettivamente indispensabile per costruire una adeguata rete istituzionale volta non solo a difendere l’attuale operatività dello scalo ma, soprattutto, a valorizzarne le potenzialità di mercato anche alla luce degli importanti investimenti in corso.
Nella distinzione dei ruoli politici, i sottoscritti, come è noto, sono già da tempo autonomamente impegnati in tale direzione, convinti che su tali temi il lavoro comune sia prioritario rispetto alle stesse differenze politiche.
Restiamo in attesa di un doveroso quanto opportuno chiarimento.

On. Giovanni Carbonella
Sen. Euprepio Curto
On. Salvatore Tomaselli
On. Luigi Vitali