Brindisi, 08/09/2006
Rigassificatore: "Presidente Prodi, mantenga gli impegni!"
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al Presidente del Consiglio Romano Prodi in occasione della sua visita alla Fiera del Levante di Bari.
"Signor Presidente,
con l'avvio a Brindisi dei lavori preparatori in vista
della costruzione di un rigassificatore progettato nel
porto, in località Capobianco, si sta consumando - come ha
detto efficacemente il Presidente della Regione Puglia
Nichi Vendola - un "crimine contro l'Umanità" e noi
vogliamo aggiungere contro la democrazia, la legalità ed
il buon senso.
Si tratta di un impianto che va considerato:
* estremamente pericoloso per le sue caratteristiche in
relazione al sito prescelto e cioè nel porto e quindi a
ridosso della città, in un'area peraltro dichiarata ad
alto rischio di incidenti industriali rilevanti;
* autorizzato con procedure viziate da palesi violazioni
di legge, senza il coinvolgimento dei Consigli Comunale e
Provinciale e senza alcuna partecipazione dei cittadini e
delle loro associazioni;
* varato a seguito di consensi ottenuti in un clima locale
di diffusa illegalità che ha dato luogo alla
nota "tangentopoli brindisina" con relative inchieste
penali alcune delle quali aventi ad oggetto le procedure
di autorizzazione alla costruzione dell'impianto;
* incompatibile con i progetti di impulso della nostra
economia portati avanti, in sintonia con gli orientamenti
della Regione Puglia, dalle Amministrazioni locali in
esecuzione di precisi mandati elettorali.
Una valutazione questa fatta propria, anche durante
la recente campagna elettorale per le elezioni politiche,
da autorevolissimi esponenti nazionali dell'Unione che
hanno pubblicamente e categoricamente esclusa la
realizzazione del contestato impianto in caso di vittoria
del centrosinistra. E lo hanno fatto in polemica col
Governo Berlusconi accusandolo di non aver tenuto conto
della specificità del caso-Brindisi, un'area
ambientalmente devastata che oltre ogni ragionevole misura
ha pagato tutti i suoi debiti alle esigenze energetiche
del Paese.
Riteniamo perciò che Lei debba personalmente
intervenire nella questione per fare in modo che il Suo
Governo non commetta l'iniquità di confermare, peggio
ancora se col ricorso a qualche ingannevole manovra,
l'autorizzazione alla realizzazione dell'impianto che va
invece rimossa a seguito di una corretta procedura
di "autotutela".
Il Movimento ritiene di doverLe ricordare che molti
elettori delle nostre popolazioni hanno votato per
l'Unione sulla base di un programma che, per come
autorevolmente interpretato dai maggiori leaders del
centrosinistra, conteneva anche la scelta specifica di non
consentire la costruzione dell'impianto nel porto di
Brindisi per le note ragioni. D'altro canto Lei stesso, in
un rassicurante messaggio da noi conservato, così
testualmente si esprimeva: «quando ci sono in gioco scelte
importanti e a rilevante impatto territoriale, ritengo
indispensabile tenere conto delle indicazioni e degli
orientamenti delle comunità locali». Le comunità locali,
le loro Istituzioni e la Regione dicono da anni un "no"
secco e motivato al progettato impianto: Lei come ritiene
di dovere «tenere conto» di questo democratico dissenso?
Le ricordiamo, Signor Presidente, che in quei
19.002.598 voti con cui Lei ha vinto le elezioni vi sono
ovviamente quelli dei brindisini e dei pugliesi che hanno
scelto l'Unione tenendo conto anche degli impegni assunti
da tale schieramento sul problema del rigassificatore. E
pensiamo pure che gli impegni elettorali, devono essere
trattati come una cosa seria, se la politica, specialmente
quando si presenta con proposte innovative, vuole essere
considerata seria e credibile. "Pacta sunt servanda" ed i
diritti fondamentali di una comunità meritano rispetto e
tutela. Affidiamo queste considerazioni alla Sua
attenzione e alla Sua responsabilità.
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti - TerraNostra,
Fondazione "Dott. Antonio Di Giulio", Fondazione "Franco
Rubino", Cobas, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e
sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela
dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato
cittadino "Mo' Basta!", Comitato Porta d'Oriente."
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