Bologna, 31/10/2003
Arrestato brindisino per spaccio di droga
Sono state le indagini su una
misteriosa esplosione, avvenuta nel febbraio scorso davanti ad
un ristorante a Borgo Panigale, alla periferia di Bologna, a
portare i carabinieri sulle tracce di un' organizzazione dedita
al commercio e allo spaccio di droga, proveniente dalla Campania
e destinata al capoluogo emiliano. L' operazione 'Tavola
rotonda', condotta dal nucleo operativo dell' Arma di Borgo
Panigale e coordinata dal Pm Stefano Orsi, si e' conclusa con
l'arresto di sette persone, e il sequestro di 1.600 grammi di
cocaina e mezzo chilo di hascisc. Durante le varie fasi
dell'inchiesta, cominciata nel maggio scorso, sono stati
arrestati Aldo e Massimiliano Novello, padre e figlio di 64 e
35anni, entrambi di Napoli, Angelo Turi, 51anni, di Brindisi, e
poi i bolognesi Alessandro Piacente, 35anni, di Sasso Marconi,
Giancarlo Froio, 32anni, di Anzola Emilia, Pietro Garritano,
37anni, e Alex Agnellini, 21anni, tutti con precedenti. L'
indagine, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, e'
scaturita dagli accertamenti su un atto vandalico avvenuto la
notte del 12 febbraio scorso all' esterno di un ristorante di
via Marco Emilio Lepido dove, poche settimane dopo l' apertura,
venne fatto esplodere un piccolo ordigno (un tubo di plastica
con all'interno un po' di esplosivo), che danneggio' i vetri
dell' auto di un dipendente. Il locale e' gestito dalla figlia
di Angelo Turi, incensurata e del tutto estranea all' inchiesta
antidroga, ma da lei gli investigatori sarebbero arrivati al
padre. L' uomo, agli arresti domiciliari con il permesso di
allontanarsi quotidianamente per recarsi al lavoro nella sua
impresa edile, sarebbe stato il principale referente locale
dell' organizzazione, incaricato secondo i carabinieri di
distribuire ai quattro 'cavalli' bolognesi lo stupefacente che
ogni mese Aldo e Massimiliano Novello, ritenuti al vertice della
banda, portavano da Napoli. Nel corso dell' indagine sono
stati sequestrati anche 4800 euro, diversi telefoni cellulari e
una Bmw utilizzata per il trasporto della droga. Gli eventuali
collegamenti fra l'organizzazione e l'esplosione del febbraio
scorso sono ancora all' esame degli investigatori. (ANSA).
Dalla Redazione di Puglia Tv
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