Brindisi, 13/09/2006
15-16/9: convegno sulle nuove acquisizioni in allergologia
La S.I.A.I.C. (Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Clinica), in collaborazione con la Federazione delle Associazioni Allergopatici di Brindisi, Bari, Lecce e Taranto, organizza il giorno 15 e 16 Settembre 2006, presso il Grande Albergo Internazionale di Brindisi, il Convegno “NUOVE ACQUISIZIONI IN ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA".
Nel corso del Convegno verranno trattati argomenti di grande interesse ed attualità in tema di terapie delle Allergopatie respiratorie, terapia delle emergenze allergologiche, ma anche aspetti patogenetici delle allergie alimentari, al latice, delle reazioni avverse a farmaci, con le relative problematiche medico-legali.
Finalità principale dell’incontro scientifico è quella di illustrare e stilare delle linee-guida, da consegnare a tutti i Medici che quotidianamente incontrano queste problematiche; in particolare Medici Specialisti in Allergologia, Dermatologia, Pediatri, Medici di Pronto Soccorso, Medici Anestesisti e Rianimatori, Radiologi, Medici di Medicina Generale, Biologi.
Le malattie allergiche respiratorie come “Malattie Sociali”.
Le malattie allergiche respiratorie (Rinite, oculo-rinite e Asma) devono essere considerate vere e proprie Malattie Sociali, per una serie di motivi:
A) Il progressivo e costante aumento della loro frequenza, che ha subito un notevole incremento dal 7-8 % della popolazione generale negli anni 70’ al 15-20 % attuale.
Questo progressivo incremento è dovuto solo in parte alle migliorate possibilità metodologiche di diagnosi, ma dipende soprattutto da vari fattori ambientali, in conseguenza della generalizzata diffusione di sostanze un tempo localizzate e poco disponibili, dell’aumento dell’inquinamento ambientale sia “outdoor” (gas di scarico delle auto, fumo, l'ozono atmosferico e polveri ricche di lattice), sia «indoor», in ambienti chiusi dovuto a numerosissime sorgenti inquinanti (impianti di riscaldamento, refrigerazione e ventilazione; effluenti biologici umani ed animali etc.).
Gli agenti inquinanti che si aggiungono ad alte concentrazioni di allergeni determinano un aumento delle manifestazioni di irritazione/infiammazione, facilitando il compito dell'allergia.
Ed è stato ipotizzato che questi fattori ambientali rappresentino una forte “pressione” di stimolo verso un “trend genetico in senso allergico”.
B) La maggior incidenza nelle età infantile e, soprattutto, giovanile-adulta, cioè nella popolazione scolastica e lavorativa.
C) La loro cronicità, che presuppone la necessità di metodologie diagnostiche e di terapie, sia farmacologiche che immunologiche, di elevata durata e costo, con conseguente notevole spesa per il S.S.N.
L’esposizione protratta ad elevate concentrazioni di sostanze allergizzanti costituisce un indubbio fattore predisponente alla comparsa di allergopatie.
L’incidenza globale delle Allergopatie respiratorie in Puglia non si discosta molto da quella nazionale, con le ovvie diversità degli agenti eziologici: infatti la quasi totalità dei casi in Puglia è riconducibile a cinque forme principali a carattere stagionale, che possono essere variamente combinate fra loro: la pollinosi da Graminacee, da Olivo, da Parietaria, da Composite ed infine da Cupressaceae.
Infine non va dimenticata la sensibilizzazione all’acaro della polvere, che provoca una patologia a carattere perenne e colpisce il 60% circa dei bambini ed il 30-35 % degli adulti.
Allergia al latice e percorsi latex-safe.
Anche l’allergia al latice naturale (latex) è in sensibile aumento nella popolazione generale e mostra una prevalenza abbastanza alta in particolari soggetti quali gli operatori sanitari, specialmente se addetti alle sale operatorie, e i pazienti sottoposti a ripetuti interventi chirurgici, a cure odontoiatriche o costretti a uso continuo di cateteri e sonde.
Una attenta valutazione delle caratteristiche e dei modelli organizzativi dei presidi sanitari potrà eliminare il rischio della sensibilizzazione al latice del personale addetto e assicurare un valido percorso di prevenzione, diagnosi e terapia dei soggetti affetti da questo tipo di allergia. In effetti per prevenire diagnosticare e curare l’allergia al latice una struttura sanitaria deve disporre delle necessarie professionalità, di ambienti opportunamente dedicati ed allestiti con specifiche organizzazioni operative nonché di materiali sanitari cosi detti latex free.
Inoltre la formazione degli infermieri è essenziale nella creazione di un percorso latex-safe nella Struttura sanitaria perché solo la conoscenza delle problematiche inerenti questo tipo di patologia allergica consente una corretta applicazione delle linee guida.
L’attività allergologica in Puglia è molto vivace e dinamica. Questa attività scientifica favorisce l’aggiornamento professionale degli allergologi pugliesi che si riflette poi su un migliore approccio diagnostico e terapeutico al paziente.
Un’altra importante iniziativa è la istituzione di Associazioni di pazienti allergici, costituitesi ed operanti in tutte le province pugliesi. Tali associazioni potranno avere una forza di pressione sulla politica sanitaria, che non possiedono né le società scientifiche né i medici.
Pertanto è auspicabile una crescita numerica di tali associazioni al fine di chiedere un miglioramento della politica sanitaria nell’ambito allergologico, che oggi non è certamente ottimale.
Le alterne vicende dei farmaci antistaminici, la non rimborsabilità della terapia immunologica, la tanto attesa costituzione di servizi di Allergologia e Immunologia Clinica nelle varie ASL sono punti sui quali si battono da tempo gli allergologi pugliesi ai quali sarà molto utile l’appoggio delle suddette associazioni.
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