Roma, 27/09/2006
Rigassificatore: il Governo deciderà dopo gli incontri con gli Enti
Il Rigassificatore che la Brindisi Lng intende costruire nel porto di Brindisi è il tema che ha avviato la sessione pomeridiana della 43^ seduta della Camera dei deputati.
All'ordine del giorno un'interrogazione a risposta immediata presentata da alcuni deputati di Forza Italia che chiedono di conoscere quale sia la posizione del Governo sull'argomento.
E' Giulio Tremonti, che presiede la seduta, a dare la parola all'On. Fitto firmatario dell'interrogazione assieme agli onorevoli Leone, Vitali, Franzoso e Lazzari.
Fitto ha la sensibilità di non leggere pedissequamente il testo dell'interrogazione. In essa, tra le altre cose, vi è scritto che "a seguito di elezioni amministrative e regionali i nuovi vertici di quegli enti hanno manifestato il loro dissenso all'opera in questione" - dimenticando, probabilmente, che ancor prima di Vendola era stato il consiglio regionale dell'era Fitto a votare all'unanimità una mozione "a supporto delle nuove scelte dei pronunciamenti dei Consigli Provinciale e Comunale").
Illustrando l'interrogazione l'ex Presidente della Regione Puglia dice: "ci rivolgiamo al Governo per comprendere quale sia la sua reale posizione in merito alla realizzazione di un rigassificazione in Puglia, precisamente a Brindisi.
Come è noto, su questo tema si sono registrate diverse posizioni, in ogni caso ufficialmente ci risulta che si è completato l'iter approvativo relativo alla realizzazione della struttura in oggetto. Da quel momento ad oggi abbiamo appreso dai mezzi di informazione e da dichiarazioni estemporanee di diversi ministri che il Governo avrebbe posizioni differenti.
Il ministro Pecoraro Scanio ha espresso per il tramite dei mezzi di informazione una netta contrarietà, mentre il ministro Bersani si è pronunciato favorevolmente.
Tra l'altro, Il Presidente del Consiglio dei ministri, interrogato pubblicamente in occasione della recente inaugurazione della fiera del Levante, non ha risposto.
Vorremmo - conclude Fitto - che il Governo, possibilmente non in forma interlocutoria, ci chiarisse le idee circa la realizzazione di questa importante opera, vista anche la posizione di contrasto assunta dagli enti locali".
A rispondere non è il Min. Bersani, ma Giulio Santagata Ministro per l'Attuazione del Programma: "il Governo" - inizia il Ministro Santagata - "ha concretamente espresso una posizione di favore riguardo la costruzione di sistemi di rigassificazione; l'ha fatto recentemente e con chiarezza nell'ambito del cosiddetto decreto Bersani. Tuttavia, ci troviamo di fronte ad una situazione che presenta delle peculiarità, delle complessità anche procedurali non indifferenti: credo nasca da qui la gran parte del problema."
Dopo aver ripercorso l'iter autorizzativo e parte dei ricorsi amministrativi presentati dagli enti locali, il
Ministro Santagata ha ricordato che la "presidenza della regione Puglia ha scritto, in data 10 febbraio 2006, al Presidente del Consiglio dei ministri, ai ministri delle attività produttive e dell'ambiente e al Presidente della Commissione europea, chiedendo la revoca del provvedimento e l'assoggettamento alla procedura ordinaria di VIA".
"Il Ministero dello sviluppo economico - - ha continuato il Ministro- ha incontrato il presidente della regione per valutare la situazione amministrativa del progetto, la posizione degli enti locali e le modalità di inserimento del terminale nel territorio, considerato anche che la regione Puglia ha presentato un piano energetico regionale in cui prevede la possibilità della realizzazione di un terminale di gassificazione sul proprio territorio, compatibilmente ai vincoli ambientali e alle esigenze di sviluppo territoriale.
Da allora - ha concluso il Ministro Santagata - sono in corso numerosi incontri fra i ministeri competenti, gli enti locali, la regione, tutti mirati a valutare la richiesta di riapertura della Conferenza dei servizi e, conseguentemente, l'effettuazione di una procedura di VIA completa sull'impianto. Stiamo terminando il lavoro di questo tavolo e alla fine decideremo se riaprire o meno la procedura".
A replicare al Ministro è l'Onorevole Vitali che si dichiara "assolutamente" insoddisfatto della risposta.
"Probabilmente, non siamo stati felici nell'esposizione della nostra interrogazione, che chiedeva di conoscere qual è la posizione reale del Governo su questo problema perché vi sono posizioni diversificate.
Lei ci ha fatto l'illustrazione di cose che sappiamo, che sanno tutti, ma le devo dire una cosa che, invece, non sa il Governo: mentre sta cercando di decidere quello che si deve fare la Brindisi, la Lng continua tranquillamente i suoi lavori impegnando risorse imponenti che, ove mai questo Governo dovesse decidere di revocare le autorizzazioni, creeranno danni inestimabili per la nazione e per il paese."
"Allora - ha concluso Vitali- riteniamo che, tra il non decidere e il decidere male, sia peggio il non decidere e questo è l'atteggiamento che sta assumendo questo Governo, che, se fosse serio ed intentato a principi di serietà, vieterebbe ai propri rappresentanti di venire a giorni alterni a dire tutto e il contrario di tutto. Un Governo serio ha la responsabilità di dire «sì» o «no» e di farlo subito. Questa vicenda è a voi nota da diversi mesi. Da quando vi siete insediati avete aperto tavoli a destra e a manca e rischiamo di arrivare alla fine, quando avrete preso una decisione che non sarà più necessario osservare perché l'impianto sarà stato realizzato".
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