Ancona, 06/11/2003
Frugis nel Comitato di sorveglianza del programma transfrontaliero Interreg III A
Le Province adriatiche hanno un ruolo fondamentale nel favorire con progetti di cooperazione l'integrazione europea e lo sviluppo economico dei Balcani. Lo ha dichiarato Nicola Frugis, presidente della Provincia di Brindisi subito dopo essere stato nominato all’unanimità a far parte del Comitato di sorveglianza del programma transfrontaliero Interreg III A.
La designazione è avvenuta al nuovo incarico è avvenuto a Portonovo di Ancona nell’ambito dell’incontro tra 13 province: Brindisi, Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Chieti, Campobasso, Foggia, Bari, Lecce e Taranto.
“L’obiettivo – ha detto Frugis - è quello di collaborare ad uno sviluppo comune tra le due sponde dell' Adriatico nei settori della pesca e dell' agricoltura, trasferire conoscenze dall'Italia ai Balcani per allargare i propri mercati con prodotti a marchio Doc provenienti dall' area mediterranea: questi gli scopi di due progetti elaborati dalla Puglia ma anche Marche, Abruzzo e Molise. L' iniziativa – spiega Frugis - coinvolge Croazia, Bosnia, Serbia-Montenegro e Albania e rientra nel programma operativo tranfrontaliero adriatico Interreg III A della Comunità Europea. Ciò fa seguito ad un protocollo d'intesa firmato proprio dalle 13 Province. Si punta molto su una valorizzazione complessiva quell'area adriatica in cui il rapporto col mare e col territorio passa attraverso il controllo ambientale, la promozione di prodotti di qualità e la partecipazione allo sviluppo economico delle imprese, delle istituzioni e dei centri di ricerca”.
Frugis assicura che sarà elaborato un progetto sulla pesca, denominato Oasis, allo scopo di proporre sistemi aggiornati non solo per razionalizzare lo sfruttamento delle risorse ittiche, ma anche per valorizzare il prodotto attraverso la sua tracciabilità. Diversificazione dei servizi, integrazione con altri settori economici e diffusione di misure di salvaguardia delle risorse naturali e del patrimonio costiero sono gli altri punti di forza. Non solo pesca, quindi, ma anche maricoltura, industria della trasformazione, sensibilizzazione del consumatore, parchi marini e turismo, attività collaterali capaci aggiungere valore al settore, limitando lo sfruttamento ambientale ed incrementando l'occupazione.
Principi analoghi hanno ispirato anche un secondo progetto, denominato ''Interural'', che verrà presentato nell’ambito di Interreg III A: oltre a sostenere le risorse locali, mira a introdurre tecniche produttive e metodi di gestione innovativi, a sviluppare sevizi reali per il territorio e accrescere le redditività di ciascuna impresa. Per il progetto Oasis sono previsti finanziamenti poco al di sotto dei cinque milioni di euro; per ''Interural'', invece, 800mila euro. Entrambi i progetti dovranno, però, essere accolti sia dai Paesi destinatari che dalla Comunità europea. L'Italia e la frontiera adriatica si pongono, in questo modo, all'avanguardia nella realizzazione di proposte che anticipano il cosiddetto “nuovo sistema di finanziamento unico di prossimità” e rafforzano la consapevolezza del proprio ruolo nel costruire il ponte di collaborazione con i Balcani.
COMUMNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
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