Bari, 04/10/2006

PdCI:“disastro ambientale annunciato a Carovigno”

Trasformare una palude in parcheggio, una spiaggia in albergo, ostruire la foce di una lama allo scorrimento delle acque della pioggia, vanno considerati un crimine contro la natura. La pioggia eccezionale del 26 e 27 settembre 2006 ha fatto danni, la mano di alcuni ne ha aggravato di molto l’entità.
A Santa Sabina, marina di Carovigno, l’acqua piovana viene convogliata in due canali di scorrimento: quello della Mezzaluna, libero da costruzioni, quindi senza nessun ostacolo per il flusso torrenziale verso il mare; quello al centro di Santa Sabina è pieno di ostacoli al defluire della pioggia. Il grande canale e la palude sono stati trasformati in parcheggio (una parte sottoposta a sequestro giudiziario), nel resto del canale sono state rilasciate licenze per costruzioni; nella parte centrale, attualmente c’è un piccolo canale largo poco più di un metro e mezzo, in origine la palude in momenti di piena arrivava a oltre 40 metri di larghezza.

L’acqua delle ultime piogge richiedeva il massimo di capacità di larghezza del canale naturale, che però, ristretto a poco più di un metro e mezzo di larghezza, non ha retto alla forza e all’enorme quantità dell’acqua: si è allagato il parcheggio portando via barche e altro, si sono allagate le costruzioni insomma l’enorme quantità di acqua – chilometri e chilometri - non ha potuto defluire nel mare per via naturale perché la foce è ostruita da un albergo costruito sulla sabbia.
Già il 17 settembre 2005, in occasione della festa della Rinascita, la locale sezione del PdCI insieme al consigliere regionale Cosimo Borraccino capogruppo in Consiglio regionale per i Comunisti Italiani, hanno affrontato la questione delle coste e tra gli altri anche questo problema, decidendo di coinvolgere l’assessore regionale al demanio marittimo, Guglielmo Minervini., data la vastità della problematica.

Successivamente, nell’assemblea ad Ostuni, oltre all’assessore Minervini, sono stati coinvolti i sindaci di Carovigno, Ostuni e Fasano insieme ai rispettivi tecnici dei piani delle coste e alle tante associazioni ambientalistiche. Nella riunione, in pieno inverno, davanti ad una platea affollatissima, il segretario della locale sezione PdCI, Tonino Mosaico, ha evidenziato i rischi di disastro ambientale per la costa carovignese, tra cui, il canale, la palude e la costruzione in questione, invitando il sindaco di Carovigno ad impegnarsi per acquisire l’area e riportarla al vecchio splendore naturale, proposta non tenuta in considerazione.

Ora ci sono ingenti danni alle strutture collettive ed anche a quelle private. Non si può e non si devono costruire abitazioni e attività commerciali sulla sabbia, sulle paludi e nei canali. Con quali soldi si farà fronte a tale disastro?

COMUNICATO STAMPA GIUNTA REGIONALE PUGLIESE