San Pietro V.co, 04/10/2006
Il Comitato 8 giugno sul CDR a Cerano
Il Comitato 8giugno è nato non solo contro l’ipotesi del porto industriale a Cerano, ma anche contro quella più ravvicinata dell’utilizzo del combustibile da rifiuti nella sua centrale elettrica.
Di questa contrarietà abbiamo reso edotti, tanto l’assessore reg.le all’ambiente, tanto il Presidente della Provincia, in una pubblica e partecipatissima assemblea ad agosto a Campo di Mare.
L’aver fatto uscire da una colpevole clandestinità quanto si aveva intenzione di fare, a quanto pare non è sufficiente ad arrestare un processo in fase avanzatissima.
Il Comitato 8giugno, che si batte per lo sviluppo sostenibile, la difesa dell’ambiente e della salute nella zona da considerarsi ormai di vera e propria emergenza ambientale di interesse nazionale, quale è l’area posta a sud di Brindisi e a nord di Lecce, ritiene che non si possano assumere decisioni di tale impatto ambientale e sanitario senza la partecipazione, l’informazione e il consenso delle popolazioni.
La diossina sprigionata dai rifiuti della provincia di Brindisi (e gli altri veleni, oltre a quelli del carbone che già ci sorbiamo), non fa meno male di quella dei rifiuti del resto della Puglia, che, come già si vede, è pronta a conferire sulle centrali di Brindisi tutti i rifiuti regionali!
Nè gli stessi cittadini di Brindisi sono salvaguardati dalle sue conseguenze sulla salute e sull’ambiente, dato che la distanza che la separa da Cerano è uguale a quella di San Pietro Vernotico, e cioè 8 KMm.
Pertanto, il Comitato 8giugno chiede:
al Presidente della Provincia di ritirare la disponibilità da lui richiesta all’ Enel di bruciare a Cerano i rifiuti della provincia, aprendo così il varco alla tentazione di bruciare anche quelli del resto della Puglia, e di pretendere dalla Regione lo stesso rispetto e lo stesso trattamento che si ha verso quelle province che non hanno centrali elettriche e producono lo stesso rifiuti e cdr;
al Presidente della Regione di non trasformare la Centrale di Cerano nella pattumiera della Puglia, così come si è a suo tempo fu giustamente impedito di trasformare Scanzano Jonico nella pattumiera delle scorie pericolose del resto d’Italia;
al Sindaco di San Pietro Vernotico innanzitutto, ma anche agli altri Sindaci della zona, di muoversi e di convocare i Consigli Comunali in seduta congiunta, per una discussione e una presa di posizione comune;
e a tutte le Associazioni ambientaliste di difendere l’ambiente e la salute anche di questo pezzo di territorio, quale è la zona a sud di Brindisi e a nord di Lecce.
Per discutere di tutto questo, è perciò convocata una ASSEMBLEA PUBBLICA per Mercoledì 11 ottobre alle ore 18 presso la Sala Consiliare del Comune di San Pietro Vernotico, aperta a tutti i cittadini, ai Sindaci della zona, a tutte le Associazioni, in primo luogo ambientaliste, e ai mezzi di informazione, sin d’ora invitati.
COMUNICATO STAMPA COMITATO 8 GIUGNO
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