Roma, 10/11/2003

Pastis: Interrogazione al Senato sul futuro

Di seguito il testo integrale di una interrogazione in Aula al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica rivolta dai senatori brindisini Rosa Stanisci ed Antonio Gaglione.

Premesso che…per sapere
L’assemblea dei soci del Parco Scientifico e tecnologico Ionico Salentino – Pastis CNRSM S.C.p.A., prevista per il 20 di novembre, ha al suo ordine del giorno l’eventuale messa in liquidazione della società;
tra i soci del parco scientifico si annoverano importanti Università italiane, quali l’Università di Lecce, l’Università di Bari, il Politecnico di Bari, l’Università di Roma Tor Vergata, oltreché importanti enti pubblici di ricerca quali CNR ed ENEA e la società finanziaria FinPuglia detenuta al 95% dalla Regione Puglia;
i piani annuali di attuazione del programma triennale dell’intervento straordinario del Mezzogiorno del 1987 e del 1988 hanno destinato ingenti risorse pubbliche, pari allora a 92 miliardi di vecchie lire,per la realizzazione del Centro Nazionale per la Ricerca e lo Sviluppo dei Materiali (C.N.R.S.M.);
con D.M. del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica n.255 del 1994 viene approvato il programma di intervento per la realizzazione del Parchi Scientifici e Tecnologici nel Mezzogiorno che prevede per il Pastis CNRSM un finanziamento su progetti di ricerca e formazione pari a circa 45 miliardi di vecchie lire;
complessivamente dalla sua nascita ad oggi il Pastis CNRSM ha realizzato progetti di ricerca per circa 100 milioni di euro;
attualmente il Pastis è coinvolto nella realizzazione di progetti di ricerca e formazione finanziati dal MIUR per un valore pari a circa 8 milioni di euro;
recentemente l’Università di Bari e la Regione Puglia hanno sostenuto un sostanzioso intervento finanziario per risanare le perdite dell’altro Parco Scientifico e Tecnologico presente in Puglia, Tecnopolis Csata Scrl;
per la soluzione della problematica economico-finaziaria coinvolgente Tecnopolis, ben più grave di quella del Pastis, Il MIUR ha recentemente provveduto a trasferire all’Università di Bari gli immobili di sua proprietà;
a seguito di tale operazione l’Università di Bari ha potuto cedere in usufrutto tali immobili a Tecnopolis Csata accrescendo il patrimonio di quest’ultima e permettendole quindi l’abbattimento delle perdite cumulate negli anni pari a circa 8 milioni di euro;
tutto ciò premesso si chiede di sapere:
quali interventi urgenti si intendono intraprendere sulle Università socie del parco e sugli altri soci pubblici e dipendenti del MIUR, affinché si esperiscano tutte le iniziative utili possibili a salvaguardare un ingente patrimonio di investimenti pubblici utilizzati ad oggi per la realizzazione di immobili, per l’esecuzione di progetti di ricerca e formazione e per la realizzazione e gestione del PASTIS CNRSM oltreché salvaguardare le competenze e professionalità attualmente impiegate nel Parco;
Quale sarà la destinazione degli immobili e delle attrezzature tecnico scientifiche realizzate con l’utilizzo dei fondi pubblici nel caso in cui la società dovesse venire liquidata.

Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv