Bari, 12/10/2006
Nasce in Consiglio regionale la federazione dell’Ulivo
“Una scelta politica inedita, forse la prima in Italia”, la nascita della federazione dell’Ulivo all’interno del Consiglio regionale pugliese annunciata nel corso di una conferenza stampa congiunta Ds e Margherita. Presenti i due capigruppo, Antonio Maniglio (Ds) e Vincenzo Cappellini (Margherita), il segretario regionale dei Dl Fabiano Amati e una piccola pattuglia di consiglieri regionali (Pina Marmo, Francesco Ognissanti, Giacomo Olivieri per la Margherita e Giuseppe Romano e Luciano Mineo per i Ds. Seduti tra il pubblico invece, Michele Ventricelli e Vincenzo Montanaro.
La federazione dell’Ulivo sarà costituita inizialmente da tutti e ventitre i consiglieri (14 Ds e 9 Dl) “sentinelle territoriali per dialogare con l’opinione pubblica” come li ha definiti il capogruppo dei Ds, ma sarà assolutamente aperta a chi ne vorrà condividere le idee e il percorso. Avrà un suo ufficio di presidenza che sarà nominato lunedì prossimo e ci sarà un portavoce a rotazione.
Ci saranno riunioni e commissioni congiunte sui vari argomenti, quali ad esempio la sanità e la formazione professionale.
Fin qui le notizie squisitamente di tipo tecnico. Per le valutazioni politiche invece, il capogruppo dei Ds Maniglio si affida “alla coerenza del percorso indicato da entrambe le segreterie regionali alla luce degli ultimi risultati elettorali che hanno visto consolidarsi il marchio dell’Ulivo”.
Per il capogruppo diessino, grazie all’Ulivo “ci sono stati due milioni e mezzo di voti in più tra quelli della Camera e quelli del Senato”. Anche per il capogruppo della Margherita, Cappellini “la decisione di dar vita alla federazione dell’Ulivo nasce “dai quattro milioni e mezzo di cittadini che in occasione delle primarie hanno votato Prodi e dai 12.000 leccesi che hanno partecipato alle primarie per l’individuazione del prossimo candidato sindaco della città”.
Compiti della federazione, per Maniglio, saranno quelli di “valorizzare l’operato del presidente Vendola soprattutto nei prossimi mesi che saranno decisivi per le scelte strategiche che si dovranno compiere e che avranno effetti sulla Puglia fino al 2010” e per Cappellini saranno quelli di “dare maggiore spessore all’azione riformista del governo regionale e semplificare i rapporti tra le forze di maggioranza, perché solo così si potrà governare meglio”. Nessuno nasconde le difficoltà però che ci sono, anche all’interno dei due partiti, sulla vicenda della costituzione del partito democratico, la cui anticamera potrebbe proprio essere costituita dalla neofederazione dell’Ulivo pugliese.
“Tutte le cose importanti presentano delle difficoltà, questa è la vera sfida” per Cappellini che parla “di un’operazione nata sotto il segno del coraggio e non della paura”.
Per Fabiano Amati, segretario regionale della Margherita, “la nascita della federazione dell’Ulivo all’interno del Consiglio regionale pugliese è stato il massimo possibile. È quanto si poteva fare ed è quello che abbiamo fatto. Del resto abbiamo rispettato in pieno il mandato che ci è stato dato dalle segreterie regionali dei due partiti. E la federazione può essere proprio utile a costruire il futuro partito democratico”.
Amati caldeggia la tesi secondo la quale “in politica è sempre meglio lavorare con chi ti stimola continuamente e non con chi ti stende solo tappeti rossi”. Un invito quindi alla discussione e alla dialettica, all’interno però di un progetto più ampio di costruzione di partito democratico. Progetto che però non incontra i favori della sinistra Ds (il consigliere Michele Ventricelli, la parlamentare Alba Sasso e il componente della segreteria regionale dei Ds Gigi Spedicato) che ha già convocato per lunedì prossimo una conferenza stampa per spiegare le ragioni del no al partito democratico.
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