Brindisi, 13/10/2006
Licchello: come nel caso rigassificatore ”libero da atteggiamenti precostituiti”
Assisto in questi giorni, incredulo, alla bagarre politica scatenatasi dopo i lavori del Consiglio comunale del 10/10/2006.
Pur comprendendo lo scenario politico delineatosi di recente all’interno sia della maggioranza di governo dell’assise cittadina ma anche all’interno dell’opposizione mi diviene difficile capire come mai quando un cittadino impegnato nella politica perchè chiamato dagli elettori a portare avanti gli interessi della città adempie all’incarico conferitogli a prescindere dai sterili tatticismi si grida subito allo scandalo o si cominciano ad insinuare nuove alleanze.
Per questo motivo ritengo opportuno fare alcune precisazioni che sono in linea con quanto ho sempre dichiarato, vale a dire l’espletamento di un mandato al servizio della città nell’ottica della trasparenza e con una forte attenzione ai temi del sociale, del mondo del lavoro e dell’associativismo.
Pensavo fosse stato colto il segnale già in occasione della votazione durante il consiglio monotematico sul caso rigassificatore dove al di là degli schieramenti ho espresso una posizione unica ed autonoma, condivisibile o meno sarà il tempo a dire l’ultima sulla valenza politica di tale scelta.
Inoltre in occasione dell’uscita dal gruppo a cui ho dato il mio contributo nelle recenti elezioni comunali ho espresso la necessità di essere libero da atteggiamenti precostituiti o opportunistici che già in passato hanno rappresentato la vera ancora di salvataggio per l’amministrazione Mennitti.
Ritornando ai temi dell’ultimo Consiglio Comunale la posizione espressa a favore di alcune delibere che di fatto non hanno bloccato la macchina burocratica comunale, era finalizzata non ad una mera azione di sostegno dell’esecutivo ma a sostegno di alcuni lavoratori coinvolti nelle delibere che senza le quali avrebbero perso il posto di lavoro e il sostentamento economico. Il riferimento è ai contratti a tempo determinato in scadenza il 30 settembre u.s. per gli agenti di polizia municipale. Un grande senso di responsabilità quindi verso i lavoratori e le loro famiglie cosa che non tutti hanno avuto sia a destra confidando nell’ostruzionismo, né tantomento a sinistra con la decisione di disertare i lavori nella speranza di far venir meno il numero legale.
Per il futuro auspico che altre vertenze occupazionali in atto vengano poste all’attenzione del Consiglio Comunale come nel caso dei lavoratori della C.S.M. da settimane impegnati anziché sui luoghi di lavoro in presidi sotto il comune per rivendicare ciò che gli è stato tolto grazie alla sprovvedutezza di questa amministrazione.
Per concludere ritengo utile che la politica, al di là degli schieramenti, si impegni per “Brindisi” e per i nostri concittadini che non meritano trattamenti come quelli a cui stiamo assistendo da qualche anno.
Lo sfilacciamento del tessuto sociale con la nascita di nuove e sempre più numerose sacche di povertà, la ripresa di fenomeni criminosi, la sempre più crescente crisi occupazionale con un crescendo di dismissioni di attività produttive, la carenza e la scarsa qualità di servizi pagati profumatamente dalla comunità brindisina sono tutti temi su cui bisogna confrontarsi anziché pronunciarsi in progetti che se non realizzati rischiano di divenire per il futuro copioni recitati ad arte da perfetti teatranti della politica.
Il Consigliere Comunale
- Licchello Lucio -
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