Brindisi, 13/10/2006
Friolo (An) sul CDR da bruciare nelle centrali brindisine
Quando ho portato in discussione nell’ultima seduta del Consiglio provinciale il problema del CDR, cioè di un prodotto derivato dai rifiuti, il presidente Michele Errico pareva intenzionato, mediante le sue assicurazioni, a farmi passare quasi per visionario.
Credo di essere stato il primo a segnalare l’esistenza di un progetto per fare bruciare nella centrale Enel di Cerano anche il CDR. La proposta doveva prevedere il trasferimento a Brindisi di CDR prodotto addirittura dalla BAT, cioè dalla sesta provincia pugliese, con l’assenso del commissario regionale per l’emergenza ambientale. Ritengo che proprio il clamore di quella notizia abbia spinto il presidente Errico a dover correre ai ripari dichiarando che la Provincia non aveva dato alcuna autorizzazione. Ci mancherebbe altro, mi sento aggiungere. Ma se non ci fosse stato quella denuncia pubblica cosa sarebbe accaduto? Forse ci troveremmo già a respirare un pò di diossina.
Errico, che tante volte ha indossato le vesti immacolate dell’ambientalista, sa che bruciare cdr in quella centrale sprigiona nell’aria anche diossina, cioè una sostanza cancerogena? Errico, inoltre, non può smentire che c’è ancora l’ipotesi di bruciare CDR nella centrale Federico II tanto è vero che se ne discute, proprio in questi giorni, nel partito più forte della sua maggioranza: i DS. Per la verità, dopo la nostra denuncia e dopo che siamo riusciti a portare il problema in discussione al Consiglio provinciale, se ne parla apertamente nelle piazze e nelle assemblee di paese ed ora sono stati costituiti anche dei comitati spontanei. E’ la prova che nessuno più, neppure all’intero dei partiti del centrosinistra, si fida di Errico e che non gli hanno creduto neppure i consiglieri della sua maggioranza quando nell’ultimo consiglio provinciale ha tentato di negare ogni cosa facendomi passare per visionario.
In questi giorni Errico si sta rendendo conto che non gli credono neppure i suoi assessori. A San Pietro Vernotico, ad esempio, c’è stata un’assemblea pubblica in Muncipio da parte del “comitato 8 giugno” che ha visto la partecipazione del consigliere regionale DS Giuseppe Romano e del sindaco Giampiero Rollo. Proprio a costui è stato affidato il compito di coordinare una seduta congiunta dei consigli comunali dei Comuni della fascia Sud, di quelle realtà che, più delle altre, subirebbero gli effetti nocivi della diossina e delle altre sostanze che verrebbero sprigionate in area dalla combustione di cdr nella centrale Enel di Cerano. Non può essere un dettaglio che Rollo sia anche l’assessore della Giunta Errico. E’ il caso che Errico si convinca di essere stato sfiduciato, nei comportamenti, non solo da Rollo ma da tutti i suoi partiti e che se vuole trovare una via di uscita da questa figuraccia si presenti nella prossima seduta del consiglio provinciale con un documento che impegni la Provincia nell’impedire assolutamente l’utilizzo di cdr sia nella centrale Enel di Cerano che in quella di Edipower a Costa Morena. Diversamente lo faremo noi come gruppo consiliare di Alleanza Nazionale, con la certezza di disporre, anche su questo specifico argomento, del consenso delle altre forze politiche del centro destra, probabilmente di qualche esponente del centrosinistra ma certamente di tutti i cittadini.
Maurizio Friolo Presidente
Gruppo Consiliare Provinciale Alleanza Nazionale
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