Brindisi, 24/10/2006
Saccomanno sul Governo e sul Rigassificatore
Carmine Dipietrangelo, probabilmente è distratto dal suo nuovo incarico nel partito affidatogli da Fassino oppure è troppo indaffarato a valutare possibili promozioni e candidature perché nel commentare la questione del rigassificatore esprime giudizi smentiti dai fatti e finanche da rappresentanti istituzionali della sua stessa coalizione politica.
Di recente Dipietrangelo ha dichiarato testualmente: “… sul rigassificatore inviterei tutti alla pazienza: il vecchio governo di centrodestra non aveva per nulla ascoltato Brindisi, questo lo sta facendo”.
Il mese scorso il suo presidente della Provincia Michele Errico ha affermato esattamente il contrario: “Quando era in carica il precedente esecutivo si è sviluppato un serrato confronto investendo le più alte cariche, dallo stesso Presidente del Consiglio ai Ministri direttamente interessati. Ora con l’avvento del nuovo governo, sostenitore del coinvolgimento in questa materia degli enti locali, non siamo riusciti a realizzare un momento di confronto istituzionale per rappresentare le motivazioni della nostra posizione.” Le frasi sono racchiuse nel testo di una lettera firmata anche dal sindaco Mennitti ed inviata al presidente del Consiglio Prodi, ai ministri Bersani, Pecoraro Scanio e Di Pietro e per conoscenza al presidente della Regione Vendola.
Dipietrangelo non può dimenticare che a Brindisi il precedente governo ha fatto giungere i suoi ministri per ascoltare e confrontarsi con Istituzioni, associazioni ambientaliste, organizzazioni sindacali e confindustria. Sono venuti da noi anche quando sapevano di rischiare, come è accaduto per l’allora ministro dell’ambiente Altero Matteoli, la contestazione e il dissenso. Di Brindisi Prodi e i suoi ministri ne hanno parlato tanto in campagna elettorale ma ancora non si sono fatti vedere in città. Come fa allora Dipietrangelo ad affermare che questo Governo Prodi sta ascoltato i brindisini sul problema rigassificatore? Si rende conto di essere stato già smentito proprio come sbugiardato è stato il segretario generale CGIL di Brindisi Leo Caroli quanto con sicurezza affermava ai giornalisti che il Governo avrebbe detto “no” al rigassificatore aggiungendo che lo avrebbe fatto il 30 agosto; una data spartiacque l’ha definita. Sia la data che le sue certezze restano nel “porto delle nebbie”.
A proposito di porto c’è da evidenziare anche la querelle sulle designazioni per la Presidenza dell’Autorità portuale. Va detto che l'invadenza dei partiti genera sconcerto non perchè la politica su essa si interroga e decide, ma perchè a Brindisi la classe politica si ricicla come i candidati. Quelli che fino a ieri erano la causa massima del disastro diventano candidati accettabili poiché hanno cambiato tessera. Il risultato è che, dopo fiumi di parole infuocate, si sponsorizza il diavolo passato dalla propria parte. E’ noto a tutti che la Margherita vuole Giannini e il resto del centrosinistra si prepara ad accettarlo. A Tomaselli, che sul porto sta intervenendo insistentemente sulla stampa, molte volte con valutazioni condivisibili, voglio ricordargli che è un parlamentare appartenente alla coalizione di Governo. Invece di limitarsi ad illustrare le sue idee ai brindisini parli o urli a Roma, tiri fuori le unghie affinché il Governo di centrosinistra inizi a fare qualcosa per il nostro territorio. Per dirla all’antica: le idee camminano con gli uomini.
COMUNICATO STAMPA DOTT. MICHELE SACCOMANNO – PRESIDENTE GRUPPO REGIONALE DI ALLEANZA NAZIONALE
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