Brindisi, 26/10/2006

Saccomanno a Dipietrangelo: "si impegni a far decidere Bersani"

Avrà pensato che la miglior difesa è l’attacco ma la reazione scomposta di Dipietrangelo la dice lunga non solo sulla memoria o vista corta sul momento attuale in cui vive il promosso esponente diessino ma anche sul raccordo tra i fatti accaduti e quelli immaginati.
A leggere le affermazioni di Dipietrangelo sembrerebbe che il sottoscritto, in una qualche intervista scritta o filmata, abbia negato il proprio ruolo istituzionale come Assessore all’Ambiente dell’epoca in cui a Roma, dopo ripetute conferenze di servizi, si decideva ciò che le Giunte Frugis e Antonino avevano chiesto.
Della Giunta Antonino tutti ricordiamo che certamente fu grande ispiratore Carmine Dipietrangelo.
Io ero quindi presente e per la Regione sottoscrivevo ciò che da questo territorio era partito. Nessuno impose nulla a Brindisi.
Il mio ruolo istituzionale viene confermato da Dipietrangelo chiarendo i motivi per i quali io ero presente. Dipietrangelo sull’argomento, anch’egli, fu molto presente. Unica coincidenza di pensiero, come si può trovare nelle cronache locali dell’epoca, fu la contrarietà alla localizzazione a Capo Bianco.
Ma le Amministrazioni Locali, in primis, decisero che lì dovesse collocarsi. Vi furono riunioni, ma non con me.
Dipietrangelo mi dà l’occasione per ricordare che tra parole e fatti c’è spesso una grande differenza. Non posso negare che egli esterni molto. Da ciò che dice, però, da l’impressione di non seguire più con la dovuta accuratezza di cui è capace né le cronache locali, né il Consiglio Regionale.
Potrebbe documentarsi del lavoro e dell’attenzione al territorio brindisino tanto in Aula che in Commissione spaziando dai POR alla sanità , dai trasporti all’agricoltura (non vedo sfilate con i trattori e non sento dichiarazioni di dissenso quando il Governo di centro sinistra per il consorzio dell’Arneo vuole ripristinare le tasse per i cittadini brindisini).
Ma tutto ciò è solidarietà politica con l’attuale Governo Regionale.
Un suggerimento, in conclusione: anziché farsi i films “il potente amico” si impegni a far decidere Bersani, piuttosto che a farci inseguire annunci.

Michele Saccomanno