Mesagne, 31/10/2006
Il Comune sulla questione LSU
In questi giorni la stampa ha riportato le ultime vicende legate alle proteste dei lavoratori socialmente utili che alcune forze politiche intervenute sulla questione, hanno peraltro tentato di strumentalizzare.
In realtà, non tutti sanno che la lunga e complessa vicenda degli L.S.U. inizia nel 1994, passa attraverso la prima stabilizzazione ATA, il piano di impresa aggiudicato alla Fiorita che doveva stabilizzare 13 unità, i licenziamenti di questi ultimi che non sono mai stati impugnati dagli stessi lavoratori licenziati, la riassunzione da parte del Comune con un contratto di co. co. co. più che dignitoso anche rispetto alla situazione venutasi a creare.
Nel frattempo, gli L.S.U. rimasti in carica al Comune hanno chiesto il massimo concedibile sotto il profilo della integrazione del trattamento economico, ottenendo sin dal 2003 che il loro impegno fosse portato a trentasei ore, pari a quello di tutti gli altri dipendenti comunali.
La stessa Amministrazione ha preferito impegnare gli L.S.U. per servizi supplementari (come lo svolgimento del servizio di nettezza urbana del mercoledì, dopo il mercato settimanale, e del prefestivo) rispetto alla scelta di altre soluzioni organizzative.
Mai è venuta meno l’attenzione verso definitive ipotesi di stabilizzazione interne ed esterne: è stata chiesta la consulenza di Italia Lavoro, è stata seguita con estrema attenzione la vicenda dell’ATO e la evoluzione normativa in corso per le misure in favore del precariato programmate dal Governo. Sono stati infine valutati i costi e i benefici in caso di costituzione di società mista o interamente partecipata dal Comune di Mesagne, verificando l’impatto e la sostenibilità giuridico - finanziaria - organizzativa delle varie ipotesi di lavoro.
Alla luce di quanto sopra, appare fuori luogo e ingeneroso il diniego opposto nelle ultime settimane dagli L.S.U. di svolgere il servizio del mercoledì e del sabato creando gravi disservizi e problemi di carattere igienico sanitario, e le successive proteste sconfinate nel tentativo di impedire ad altri lavoratori precari di operare per rimuovere i rifiuti dai cassonetti e assicurare un minimo di decoro e di pulizia della città.
L’Amministrazione riconosce il servizio svolto da questi lavoratori per quasi dodici anni ed è vicina alle situazioni di precarietà lavorativa in cui versano. Non a caso, solo negli ultimi dieci giorni ci sono stati due incontri con i rappresentanti sindacali provinciali per ascoltare le richieste dei lavoratori e condividere un percorso in merito alla loro stabilizzazione. Non si tratta ovviamente di un obiettivo facile o immune da difficoltà, non in ultimo legato ai vincoli di natura finanziaria e alla capacità del bilancio comunale di sostenere i costi rivenienti da una eventuale stabilizzazione.
A tal fine, è stato già convocato un tavolo di concertazione permanente che comprende le rappresentanze sindacali e che avrà il compito di discutere, valutare e condividere le soluzioni migliori nell’interesse dei lavoratori e della città di Mesagne.
L’Amministrazione comunale, auspica la conclusione positiva di questa lunga esperienza istituzionale e amministrativa riguardante i lavoratori socialmente utili. La collaborazione e l’impegno di tutte le parti in causa, compresi i diretti interessati, potrà portare al raggiungimento di risultati sia nell’ottica del sostegno all’occupazione, sia rispetto al potenziamento e miglioramento dei servizi resi alla collettività.
COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI MESAGNE
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