Cellino S. Marco, 01/11/2006
Rappresentanza delle “Città del Vino” dal Min. De Castro
Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, on. Paolo De Castro, ha ricevuto a Roma una rappresentanza delle “Città del Vino”, l’associazione che riunisce 540 realtà italiane significatamene legate alla tradizione vitivinicola.
La delegazione era composta, tra gli altri, dal presidente nazionale Floriano Zambon, sindaco di Conegliano Veneto e dal sindaco di Cellino San Marco, Claudio Pezzuto, neocoordinatore regionale per la Puglia della medesima associazione. Nell’incontro, che ha affrontato varie tematiche – dalla riforma OCM ai problemi del settore vitivinicolo e del turismo enogastronomico – si è deciso di organizzare un’iniziativa congiunta nell’occasione del ventennale di fondazione dell’associazione.
“I vent’anni delle “Città del Vino” – ha dichiarato il ministro – saranno lo spunto ideale per un momento comune di riflessione sul futuro del nostro vino e non solo in Italia ma anche nel mondo. Un’attenzione che teniamo alta e nel quadro della quale – ha concluso De Castro – si inserisce ad esempio la prossima missione dal 22 al 24 novembre in Cina proprio con Vinitaly e Cibus”.
Il sindaco di Cellino San Marco ha evidenziato come sia fondamentale l’impegno del Ministero per compiere importanti battaglie in favore della qualità dei nostri vini. Claudio Pezzuto ritiene infatti importante che l’associazione, altri organismi e il Ministero facciano fronte unico, ad esempio, nel fare pressione sulla Commissione Europea affinché non autorizzi definitivamente nei Paesi dell’UE l’utilizzo dei trucioli di legno nei mosti per simulare l’invecchiamento tradizionale e l’affinamento dei vini nelle botti di rovere.
L’utilizzo dei trucioli consente, come è noto, di procurare rapidamente, con bassi costi di produzione, alcune note aromatiche tipiche dei vini di qualità, senza peraltro attivare quei processi di micro-ossigenazione naturale derivanti dalla permanenza nelle botti, così rilevanti nella definizione delle qualità organolettiche del vino di pregio.
“Si metterebbe in atto – sintetizza il sindaco Pezzuto – una procedura, purtroppo legalizzata, di spietata concorrenza sleale con grave pregiudizio per i nostri territori e le aziende che vi operano continuando a produrre, con metodi tradizionali, vini di qualità che tutto il mondo sta imparando a conoscere”.
COMUNICATO STAMPA AMM.NE COMUNALE DI CELLINO SAN MARCO BRINDISI
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