Brindisi, 08/11/2006
Ust Cisl: critiche sul progetto ristrutturazione Banca d'Italia
La Segreteria della UST CISL di Brindisi unitamente alla Segreteria della federazione dei bancari,esprimono un giudizio fortemente critico circa il progetto di ristrutturazione della Banca d’Italia annunciato dai vertici dell’istituto senza alcuna preventivo confronto con le OO.SS.
Il documento pur condivisibile nell’analisi dell’attuale assetto dell’Istituto quali: l’inadeguatezza della struttura gerarchico funzionale, l’attenuazione e la diluizione delle responsabilità, la tortuosità dei processi decisionali, la mancanza di innovazione e formazione, la non corrispondenza tra strutture e funzioni, più volte denunciati dal sindacato di categoria, di fatto disegna uno scenario di progressivo esaurimento delle funzioni e della “mission” della Banca d’Italia, che per il sindacato è inaccettabile.
Lo scenario che viene prefigurato per le Filiali, le professionalità, le aspirazioni e le vite di chi vi opera quotidianamente con dedizione e spirito di servizio, lasciano il posta ad una visione puramente economicistica, basata semplicisticamente sull’entità dei carichi operativo/contabili delle realtà periferiche. Lungo tale linea anche i tempi risultano del tutto inadeguati sul piano dell’esigenza di tutela e garanzie a favore dei lavoratori.
Il ruolo strategico della Banca d’Italia, non è e non può diventare solo quello di rappresentanza o di agenzia della BCE, e pertanto è necessario, prioritariamente precisare le finalità istituzionali e solo successivamente avviare un serio confronto sulle ricadute tecnico organizzative, anche per evitare che il progetto si traduca in ricadute negative per il servizio e per i lavoratori.
Il documento predisposto in totale assenza di confronto con la OO.SS., di fatto smentisce la ventilata disponibilità del Governatore ad attivare utili sessioni di concertazione, al fine di rilanciare il ruolo e la funzione della Banca d’Italia e non certamente per realizzare un suo sostanziale depotenziamento ed una mera riduzione di scala.
Si condivide pertanto la necessità di aprire un immediato tavolo di confronto, così come già ribadito dalle OO.SS. nazionali, nella convinzione che il rilancio dell’Istituto passi attraverso una fase di profonda riorganizzazione e che vada alimentato e sostenuto un grande sforzo di cambiamento da parte di tutti i soggetti interessati. Nel contempo, esso deve coniugare la necessità di adeguamento al mutato contesto esterno, con altrettanto fondamentale storico ruolo della Banca d?Italia come erogatore di servizi al cittadino, attraverso una presenza radicata e diffusa sul territorio.
La disponibilità del Sindacato al confronto passa obbligatoriamente attraverso il riconoscimento della centralità di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori dell’Istituto, delle loro professionalità, aspirazioni, esigenze di vita, in mancanza del quale è evidente l’impossibilità a costruire il dialogo e conseguentemente, qualsiasi progetto di rilancio è destinato a fallire già in partenza.
Le Segreterie Territoriali
UST CISL e FIBA CISL
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