Brindisi, 08/11/2006
Rigassificatore: Di Donna scrive a Tony Blair
Il presidente del Consiglio comunale Nicola Di Donna ha inviato una lettera al premier inglese Tony Blair sulla questione – rigassificatore.
Di seguito il testo integrale della missiva.
Signor Primo Ministro,
mi rivolgo direttamente a Lei, nella veste di Presidente del Consiglio Comunale, dopo il Suo ultimo intervento sollecitatorio per la realizzazione dell’impianto di rigassificazione di Brindisi, per ribadire la contrarietà della Città e delle Istituzioni locali e regionali.
Proprio il Consiglio Comunale di Brindisi, fra gli altri, ha sancito il proprio diniego con l’atto che allego per Sua conoscenza, e che sento il dovere giuridico, morale e per intima convinzione. di difendere sino in fondo. Credo si tratti di un documento simbolo della democrazia che verrebbe denegata nella propria essenza ove si ritenesse la prevalenza della formalità dei documenti.
Le rappresento che l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto ha avuto un percorso esclusivamente di vertice, per un intervento che la cultura politica giuridica e sociale italiana classifica fra tra quelli da governare con le popolazioni interessate.
Stento a credere che ciò meravigli tanto il Regno Unito. Stento a credere che British Gas e la diplomazia inglese abbiano pensato cd agiscano con gli Strumenti tipici dell’ideologia coloniale. Stento a credere che British Gas abbia potuto concepire una iniziativa economica ed industriale a latere del gradimento del territorio d’insediamento. Stento a credere che tutto ciò possa ottenere il sigillo del Premier inglese.
Peraltro, come dovrebbe esserLe noto, la posizione della popolazione e delle Autorità locali non pare abbia ostacolato l’esecuzione dei lavori, come invece è accaduto in altre zone d’Italia per interventi forse meno invasivi della realizzazione dell’impianto di rigassificazione. Inoltre, la posizione espressa non ha nulla di preconcetto, ma sta a significare semplicemente che il rigassificatore si inserisce in un contesto territoriale che si è inteso destinare ad altre finalità pubbliche con le quali l’impianto stesso configge, così come è stato più volte rimarcato dallo stesso Sindaco On. Domenico Mennitti. Semplicemente si ritiene che la Città di Brindisi, il suo ambiente, il suo territorio, ed il suo diverso sviluppo, non possano sopportare questo ulteriore carico che si cumula con ben due centrali termoelettriche a carbone in esercizio.
Sono semplicemente argomentazioni sociologiche le nostre? Può darsi.. Vi è che hanno assunto la forza della convinzione collettiva indisponibile per i governi e gli imprenditori.
Il presidente del consiglio comunale
Nicola Di Donna
Su Brundisium.net:
Altre News sul Rigassificatore
Approfondimenti, foto e video sul Rigassificatore
|