Bari, 16/11/2006
CDR a Brindisi, Manni (Prc):"legittime e corrette le preoccupazioni"
“Considero legittime e corrette le preoccupazioni dei consiglieri regionali Giuseppe Romano e Giuseppe Taurino, sull’utilizzo del combustibile da rifiuto (più noto come CDR) nella centrale di Cerano”. Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale di Rifondazione Comunista Pietro Manni. “Sotto il cielo di Puglia – afferma - grandi sono la confusione, i pregiudizi e l’ignoranza (alimentati anche dagli interessi dei vari ‘partiti’ del carbone, del gas, dell’eolico e via dicendo), e troppo importante è la posta in gioco perché dei pubblici amministratori non se ne preoccupino. Dunque bene hanno fatto Romano e Taurino a porre la discussione, anche se in questo caso bastava forse consultare gli uffici della Regione, prima di contestare l’orientamento sia del commissario all’emergenza rifiuti sia dell’assessore regionale all’ambiente, sollevare un polverone fonte di ulteriore confusione e strumentalizzazione”.
“Tutta la ricerca e l’esperienza sulla questione dimostrano infatti che l’utilizzo del CDR in impianti idonei (esiste in Italia una normativa molto precisa e vincolante sui centri di idoneità) è assai meno inquinante del carbone che attualmente viene utilizzato a Cerano e che sarebbe parzialmente sostituito dal CDR; insomma, CDR uguale a meno carbone. Sui danni del carbone, i salentini si sono informati ed espressi già 25 anni fa”.
“In secondo luogo, come ha scritto Dario Stefàno . continua Pietro Manni - il ricorso al CDR quale combustibile comporta dei benefici economici che si traducono in termini di risparmio (il CDR viene smaltito senza ulteriori costi; non c’è bisogno di costruire nuovi impianti di combustione o smaltimento), risparmio di risorse che possono essere utilizzate diversamente. Il progetto di fondo della Regione Puglia è quello diversificare la produzione energetica privilegiando le fonti meno inquinanti e sostituendole progressivamente con quelle tradizionali che tanti danni procurano all’uomo ed all’ambiente in termini di impoverimento, di salute, insomma di qualità della vita”.
“Infine – conclude il consigliere del Prc - una domanda a chi ha gli strumenti per rispondere: non è che nel nostro territorio, nella nostra provincia di Lecce, il CDR (e non so di che tipo) viene già bruciato in forni privati (e non so se idonei)?”.
Su Brundisium.net:
WWF: Brindisi Sud è la centrale più inquinante d'Italia
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