Brindisi, 16/11/2006
Rollo sulla riapertura del castello di Forte a Mare
Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Marcello Rollo sulla riapertura al pubblico del Castello Alfosino, il secondo castello di Brindisi oltre a quello utilizzato dalla Marina Militare. Di seguito il testo dell’intervento:
Gentile direttore,
credo che Lei sia d’accordo nel considerare un vero evento la riapertura al pubblico del nostro Castello Alfonsino.
Ciò, come Lei sa, avverrà oggi con una serie di convegni nei quali parleremo di gastronautica, di pesca, di turismo nautico e di turismo culturale, ma soprattutto delle immense potenzialità e delle grandi speranze che questa grande porta rappresenta per la nostra città.
Un evento anche per le implicazioni affettive, per il legame stretto che esiste fra la città ed uno dei suoi simboli più prestigiosi, carico di ricordi e di storie.
Forte a mare, come qui lo chiamiamo, è una parte importante della nostra storia e recuperare i propri simboli non è solo un’operazione culturale o urbanistica ma in questo caso deve significare riappropriarsi di un ruolo e di una centralità non solo geografica.
Un evento e un’occasione quindi ma non una casualità.
La nuova condizione di fruibilità del castello e l’imminente ripresa di possesso da parte del comune potrebbero anche essere considerate un punto d’arrivo.
E’ stato un percorso iniziato nel ‘95 con i primi finanziamenti che da assessore provinciale della giunta Frugis volli (fortissimamente volli) assegnare per le prime opere di ristrutturazione e continuato poi attraverso l’inserimento del castello nei Piani Integrati di Settore (PIS) che approvai in qualità di assessore regionale ai beni culturali nella giunta Fitto.
In realtà questo dobbiamo considerarlo soltanto un punto di partenza.
Il castello Alfonsino, così come l’ex collegio Tommaseo, deve necessariamente rappresentare il centro di una nuova politica e di un nuovo modo di ripensare l’economia salentina.
Non più parole vuote e libri dei desideri quindi ma azioni che sappiano interpretare al meglio le mutate condizioni ed i nuovi bisogni di un mercato turistico in continua evoluzione.
Fuori dalle logiche del “turismo passivo”, il nostro territorio può porsi l’obiettivo di diventare polo mediterraneo nell’ambito della nautica da diporto e degli interessi culturali ad essa connessi.
Tutte le azioni strutturali e gli interventi promozionali contenuti nel PIS Normanno- Svevo- Angioino dovranno essere concentrati sull’espansione delle potenzialità e possibilità che la nostra città oramai offre.
Una delle tante centralità della nostra regione che assieme possono costituire la risposta alle imminenti domande di ricerca di nuove linee di sviluppo.
Una centralità, la nostra, tutta concentrata sulla naturale vocazione, sulla storia, sulla propensione logica di una gente e di una terra.
Brindisi deve rappresentare per la Puglia il terminale di una politica dello sviluppo che pone al centro tutte le attività connesse con l’economia del mare.
Attraverso questo polo la nostra regione deve porsi al centro delle politiche connesse alla nautica nel mezzogiorno e nell’intero mediterraneo.
Sono due passaggi fondamentali cui mi sembra abbiano già risposto iniziative come Water Front, il salone della nautica ed ora questa due giorni di convegni.
Obiettivi chiari ed azioni consequenziali senza farsi prendere da protagonismi eccessivi o da idee estemporanee che finirebbero ancora una volta per mortificare le naturali potenzialità del territorio.
Marcello Rollo Vice Presidente Commissione Trasporti Puglia
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