Brindisi, 17/11/2006
Questione energetica: polemica dopo la bocciatura dell'Odg dei Ds
Infuria la polemica dopo la decisione del centrodestra di non votare l'Ordine del Giorno presentato dal gruppo dei Democratici di Sinistra nel consiglio comunale di Brindisi.
Un documento, quello presentato dai rappresentanti della Quercia, che impegnava l'esecutivo ad inserire nelle convenzioni da firmare con le società elettriche la clausola della drastica riduzione del quantitativo di carbone da bruciare nelle centrali brindisine.
Prima della votazione era stata richiesta una sospensione del consiglio atta a rimodulare il documento per renderlo condiviso da tutti i partiti. Ma la sospensione è stata bocciata cosi come l'Ordine del giorno che è stato respinto con 10 voti favorevoli (il centrosinistra), 14 contrari (il centrodestra) e due astenuti (il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale).
Il centrosinistra, in chiaro segno di protesta, ha abbandonato l'aula e stamani ha convocato una conferenza stampa lanciando strali verso un esecutivo "a cui non importa la questione ambientale" e richiedendo la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulle questioni energetiche.
Il Presidente del Consiglio Di Donna smorza i toni parlando di "incomprensione procedurale" e dicendosi pronto a convocare il consiglio monotematico.
Per Angelo Rizziello, capogruppo di Forza Italia, "la rottura non è avvenuta sui principi, che invece risultano ampiamente condivisibili e che possono essere sintetizzati nella riduzione di carbone, nella necessità di liberare il porto dalla presenza ingrombante di combustibili e di pretendere l'utilizzo delle migliori tecnologie per rendere meno inquinanti le produzioni" ma sul fatto "che si è voluto proporre un ordine del giorno troppo dettagliato alla riapertura del tavolo di trattative con le società elettriche e con gli altri enti interessati".
"Una griglia troppo particolareggiata -continua Rizziello- che avrebbe reso difficile il raggiungimento di una intesa utile per la città e per la salute dei suoi cittadini. Per questa ragione avevamo chiesto di rielaborare l’ordine del giorno, impostandolo sulle grandi linee di intervento.
Ed a ciò si aggiunga che ad accusare adesso la maggioranza di centro destra ci sono le stesse forze politiche che hanno portato il carbone a Brindisi ed hanno consentito che raggiungesse gli attuali quantitativi.
Un motivo in più per procedere nella direzione stabilita, con l’intento di giungere alla elaborazione di una nuova convenzione che – forse qualcuno fa finta di dimenticarlo – sarà in vigore solo dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale".
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