Brindisi, 30/11/2006
Legambiente: ENEL è inadempiente, altro che sviluppo e tutela dell’ambiente
La storia è sempre la stessa. L’Enel si è comportata, si sta comportando e – temiamo – si comporterà in futuro sempre allo stesso modo.
Non è bastato stracciare la convenzione del 1996, non è bastata quella – peggiorativa – del 2003, che ha permesso di arrivare a quantità insopportabili di carbone per alimentare la centrale battezzata subdolamente Federico II senza un corrispondente aumento dell’occupazione. Le inadempienze dell’Enel sono molteplici ed ora, secondo la recente denuncia della UILCEM, anche quella di affidare ad unità esterne compiti che potrebbero essere svolti all’interno della struttura, e ignorando le più elementari norme di sicurezza su diversi posti di lavoro.
Tutto ciò accade in assenza di una seria programmazione sul futuro energetico di Brindisi, in assenza di un monitoraggio sulle emissioni e sulla pubblicizzazione dei risultati, in assenza di un controllo costante e puntiglioso sulla politica economica a livello locale che la società persegue.
Non crediamo che l’Enel, che gestisce
la centrale termoelettrica più inquinante d’Italia (fonte WWF 17.10.2006), possa riacquistare una verginità con la semplice elargizione di qualche contributo; questo, caso mai, sarà un espediente utile a distrarre l’opinione pubblica dai guasti che ha provocato nel corso degli anni.
Occorre che tutti: Istituzioni, forze politiche, sindacali e sociali concorrano con determinazione a ristabilire il giusto equilibrio fra l’interesse privato dell’ente elettrico e quello collettivo della comunità brindisina che ha il diritto di vivere e lavorare in una città sana, libera da ricatti di qualsiasi genere e che possa guardare con fiducia al suo futuro.
WWF Legambiente Italia Nostra Fondazione “Dott. T. Di Giulio”
Su Brundisium.net:
WWF: Brindisi Sud è la centrale più inquinante d'Italia
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