Brindisi, 04/12/2006
Porto e prospettive: svolto incontro del Propeller Club
Nella Sala Conferenze dell’Hotel Orientale di Brindisi, venerdì 1 dicembre, si è svolto un incontro dell’International Propeller Club Port of Brindisi, presieduto dal Presidente Giuseppe Gorgoni e dal Segretario Franco Palma, al quale hanno preso parte insieme ai soci, anche il Presidente della Camera di Commercio Giovanni Brigante, il Presidente del Consiglio Comunale Nicola Di Donna, il Vicesindaco Paolo Chiantera e tanti operatori e addetti al settore nautico.
Dopo la nomina di un nuovo socio, l’Ing. Donato Caiulo, esperto di urbanistica costiera e membro dell’INU (Istituto Nazionale Urbanistica), la serata si è aperta con la relazione del Prof. Abele Carruezzo, docente di navigazione e trasporti marittimi e direttore della rivista “Il Nautilus”, dal tema “Il Mediterraneo, Trasporti e Logistica: funzioni e prospettive per il Porto di Brindisi”.
Il “focus” della conversazione è centrato su alcuni dei problemi maggiori dell’attuale fase evolutiva dei porti marittimi, inquadrati nel contesto Mediterraneo. Nello studio si sottolinea come, a Brindisi, le attività legate al mare, quantunque conservino un certo peso nell’economia della città e del territorio, continuino ad essere marginalizzate in ambito politico – tranne per l’iniziativa “Città d’acqua” – situazione che finisce con il condizionare negativamente le risorse destinate alla cultura, alla formazione ed alla ricerca in questo settore.
Il Prof. Carruezzo, affrontando il problema dalla parte del mare, propone una stima di valori economici ed occupazionali del comparto marittimo (considerando attività marittime industriali strette e non industriali C.P-A.P.-M.M.): “Il contributo che il comparto marittimo offre nel suo insieme al Paese in termini di: internazionalizzazione, sicurezza e presidio delle coste e della navigazione, innovazione tecnologica, è pari a circa il 2,3 % del Prodotto Interno Lordo, superiore cioè alla media europea, ed ha un impatto complessivo pari a 2,154: 1 Unità Lavorativa produce circa 0,916 unità lavorative. In questa prospettiva ampia di significatività economica ed occupazionale si può sostenere l’importanza strategica del sistema portuale, che diviene perciò elemento fondamentale del cluster marittimo. Le cifre lasciano pensare un settore relativamente “autosufficiente”. Anche guardando il mare da terra, i trend risultano positivi; infatti, le città marittime sono in realtà le prime a beneficiare della presenza e dell’attività di un porto per occupazione e attività indotte, sia a monte che a valle, della catena logistica e per le attività turistico/alberghiere”. Inoltre “Il Mediterraneo sta cambiando le coordinate economiche e marittime e questo implica una trasformazione sul sistema dei trasporti marittimi e sulla portualità dello stesso bacino. Si giungerà così a 60 scali marittimi del Mediterraneo collegati con tutte le più importanti aree economiche mondiali: poiché Brindisi non ha partecipato a questa fase o, se in futuro, potrà essere scelto come scalo, dobbiamo porci una domanda: la tendenza (filosofia del transhipment) è strutturale destinata a consolidarsi, oppure è legata a situazioni organizzative delle Compagnie di Navigazione? Rispondere a questa domanda significa esplicitare un progetto ossia un Piano dell’offerta trasportistica del Porto di Brindisi, inserito in sistema più ampio di processo del trasporto dove la fase “mare” è una modalità”.
Cosa può fare quindi affinché il territorio possa sfruttare appieno le grandi opportunità offerte dal sistema di trasporto marittimo mediterraneo?
Il Prof. Carruezzo risponde: “Condizione essenziale è il miglioramento di accesso dalle aree di produzione e consumo ai porti: porto non come scalo marittimo, ma sistema portuale complessivo.
Brindisi, se vuole riemergere, deve perseguire la dimensione di unità logistica del territorio.
Solo in questa dimensione ha significato il “Grande Salento”; questo permetterà ad un operatore industriale, qualunque sia la sua localizzazione nel Paese, di avere a sua disposizione, in quel porto, la più ampia serie possibile di opzioni logistiche e la possibilità di combinare più fattori di competitività”.
COMUNICATO STAMPA INTERNATIONAL PROPELLER CLUB - PORT OF BRINDISI
|