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Mesagne, Azione Cattolica: lettera aperta ai candidati Sindaci mesagnesi



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Mesagne, 07/12/2006

Azione Cattolica: lettera aperta ai candidati Sindaci mesagnesi

L’Azione Cattolica ha, da sempre, educato ogni aderente a quella doppia cittadinanza alla Chiesa e alla società degli uomini che in ciascuno di noi può creare drammi talvolta anche dolorosi, ma è essenzialmente, fonte di una straordinaria ricchezza vitale ove non si mortifichi arbitrariamente l’una o l’altra ma si realizzi quella “germinazione” che entrambe rispetta e entrambe arricchisce. Ci sentiamo così corresponsabili della costruzione della Chiesa e della città degli uomini e vogliamo parteciparvi attivamente, insieme a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Per questi motivi abbiamo ritenuto opportuno offrire ai candidati sindaco, ai partiti e ai cittadini della nostra amata Mesagne alcune riflessioni sulla crescita e lo sviluppo di questa città, in fedeltà alla Dottrina Sociale della Chiesa il cui Compendio il nostro Arcivescovo S. E. Mons. Rocco Talucci in occasione della Visita Pastorale ha consegnato ai consiglieri comunali, senza per questo volerci schierare con questo o quell’altro candidato, anzi a tutti facciamo già da oggi i nostri migliori auguri per una campagna elettorale all’insegna del rispetto vicendevole e dell’attenzione concreta e reale alle esigenze del nostro territorio e dei suoi cittadini.

ECONOMIA E LAVORO
Vogliamo partire dagli spunti offerti a pag. 40 dal libro “Una transizione laboriosa” (Pacucci e Orlando, finito di stampare nel 2002) frutto di una indagine socio religiosa promossa dal Consiglio Pastorale della Vicaria di Mesagne:
“[…] non si deve dimenticare che nell’ambito del territorio locale Mesagne presenta, ancora nell’ultimo decennio, un più basso livello di occupazione e di reddito, che in qualche modo è anche responsabile del calo demografico (in controtendenza rispetto a quanto accade in tutta l’area provinciale) e del ricorso ancora forte all’emigrazione, che supera i flussi di immigrati che si stabiliscono all’interno di quest’area”.
Non siamo in grado di attestare scientificamente se oggi la situazione è migliorata o ulteriormente peggiorata certo è che molti giovani faticano a trovare un lavoro adeguato alle proprie capacità e agli studi effettuati. Per questo motivo molti nostri amici decidono di lasciare la città per trasferirsi al Nord Italia o intraprendono la carriera militare non per vocazione ma per necessità.

Crediamo sia urgente una seria politica occupazionale per i giovani della nostra città. Occupazione da incentivare attraverso la possibilità per tutte le aziende (privilegiando quelle nascenti) di accedere agli appalti pubblici. Proponiamo di introdurre una sorta di rotazione per quanto riguarda i lavori fatti per conto dell’Amministrazione comunale e di escludere quelle aziende che non sono in regola con le assunzioni e il pagamento delle tasse (si potrebbero inoltre agevolare le aziende “virtuose” attraverso uno sgravio delle imposte comunali). Chiediamo un maggiore controllo perché non è accettabile che un giovane sia costretto a lavorare “in nero” vedendo compromesso il suo futuro previdenziale e la sicurezza economica del presente.

Vorremmo che tutto ciò che riguarda le assunzioni, gli appalti, etc. venisse gestito con maggiore trasparenza per fugare ogni legittimo dubbio di indebiti privilegi derivanti non dalle capacità personali ma dalla vicinanza a questo o quel partito politico.
Vittorino Andreoli su Avvenire del 26 novembre 06 alle pagg. 4-5 scrive così: “è questo intrecciarsi di favori, di raccomandazioni, di attenzioni particolari a convincere del fatto che bisogna arrangiarsi per poter ottenere un percorso preferenziale. Si giunge all’assurdo che, di fatto, più nessuno è uguale a un altro davanti all’istituzione pubblica, e che quindi a tutti spetta un trattamento privilegiato. […] spostiamoci sul piano di politici e partiti estremamente attivi nel produrre disuguaglianze essendo noto – ad esempio – che in un certo settore quel determinato partito gode di particolare influenza. […] Questa descrizione potrà sembrare impietosa, dare persino fastidio. E’ vero, ci sono anche aree in cui tutto ciò non accade affatto, anche se è più facile che ci siano cittadini che non godono di questi particolari “benefici”, ma non esistono zone sociali di purezza assoluta e nelle quali l’uguaglianza sia integralmente garantita. E’ necessario avere il coraggio di dire ciò che tutti sanno: è l’inosservanza di questo principio di uguaglianza che disintegra la comunità e il senso di appartenenza sociale” Noi non vogliamo rassegnarci ad un mondo che va come sempre è andato perché “così si usa”. Vogliamo che ogni cittadino (anche, anzi soprattutto, quello più sfortunato e lontano dai sistemi di potere) abbia gli stessi diritti e le stesse opportunità.

Proponiamo, dunque, una comunicazione più trasparente con la cittadinanza investendo sui mezzi di comunicazione (sito istituzionale, InComune, etc.) perché tutti, con facilità, possano conoscere i concorsi e i bandi comunali. Chiediamo che i criteri di assunzione siano resi chiari (ad esempio per i concorsi per il Servizio Civile non è sufficiente pubblicare la graduatoria con il punteggio finale ma bisogna trovare il modo di esplicare come si è arrivati a quel punteggio elencando ogni volta quanti punti ha raggiunto il candidato: valgono più i titoli di studio o le esperienze fatte? Vale più la bella presenza o l’età? ecc. -).

Vorremmo che anche il servizio fornito dall’utile strumento dello Sportello Informa Giovani fosse reso sempre più adeguato alle richieste della potenziale utenza: aggiornamenti continui sulle offerte di lavoro, professionisti che aiutino i giovani nel creare una azienda (per presentare un progetto per accedere ai fondi comunitari disponibili, etc.).
Una particolare attenzione vogliamo porre all’agricoltura, da sempre cuore della economia e della società di Mesagne. Attraversa un momento difficile e non basta lamentarsi che la popolazione attiva nel settore primario si invecchia ma bisogna trovare il modo per attrarre i giovani e incentivarli ad investire nell’agricoltura. Noi crediamo che tali risultati si possano ottenere rivalutando il ruolo delle associazioni di categoria presenti sul territorio (come la Coldiretti, Asprofrutta e altri) in quanto attente ai bisogni e alle necessità dei nostri produttori. Esse debbono poter chiedere e ottenere dagli amministratori tutto ciò che ritengono necessario per lo sviluppo di un sistema agricolo competitivo sul territorio nazionale e internazionale (mercato generale ortofrutticolo, aumento delle aziende di trasformazione sul territorio per creare concorrenza senza puntare tutto sulle poche già esistenti, marchi e consorzi di commercializzazione, settimane di degustazione dei prodotti tipici mesagnesi gestiti dalle associazioni dei produttori e collegati agli eventi culturali e artistici del territorio provinciale per attrarre turisti). Periodicamente le strategie adottate vanno verificate e modificate se queste non portano i frutti previsti (ci chiediamo: è sufficiente una vetrina presso il centro commerciale dell’Auchan per rendere più appetibili i nostri prodotti o iniziative estemporanee?).

POVERTA’
Tutte le comunità parrocchiali di Mesagne offrono attraverso le Caritas un servizio gratuito di aiuto (alimentare, economico, di abbigliamento,etc.) per le persone che hanno situazioni economiche gravemente disagiate. E’ un’ attenzione doverosa per chi si dice discepolo di Cristo. Noi vorremmo che si avviasse un coordinamento tra i Servizi Sociali e le comunità parrocchiali per non far diventare l’aiuto cristiano una supplenza indebita alle responsabilità delle istituzioni. Bisogna inserire nell’agenda politica un’attenzione privilegiata ai più poveri.

MINORI
Come Azione Cattolica siamo sempre stati sostenitori del protagonismo dei ragazzi e partendo da questa nostra convinzione vogliamo proporre l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi (così come accadeva in altre città). Vogliamo che anche a Mesagne si inizi a parlare della “città dei bambini” (per informazioni: www.lacittadeibambini.org). Chiediamo che i bambini vengano ascoltati e raccomandiamo ai candidati sindaci di chiedere, non strumentalmente, il loro aiuto se si vuole realmente cambiare la città. La Convenzione dei diritti dei bambini all’articolo 12 dice che i bambini hanno il diritto a esprimere il loro parere ogni volta che si prendono decisioni che li riguardano e che il loro parere va tenuto nel giusto conto. Forse ai bambini poco importa se i parcheggi siano a pagamento o liberi, se quella strada snellisca o incrementi il traffico, ma li preoccupa avere pochi spazi per poter giocare per strada? Forse ci direbbero che la pista ciclabile non andava fatta su via Marconi, ma in un luogo attrezzato per garantire delle comode pedalate immersi nel verde?

ASSOCIAZIONISMO
Mesagne è una città ricca di associazioni di volontariato, culturali, ecclesiali e laiche crediamo che sia urgente istituire un coordinamento delle associazioni (nella città di Brindisi è presente). Noi rimaniamo legati allo stile che si adottò quando nell’ambito della legge 285 si pensò un coordinamento di associazioni per interventi sul territorio a favore dei minori concordati e gestiti in comune. Vorremmo inoltre che il Coordinamento delle Associazioni fosse il destinatario della maggior parte dei fondi destinati alle iniziative e ai progetti delle associazioni perché ciò garantirebbe un migliore e più efficace utilizzo dei fondi pubblici e non li disperderebbe in iniziative che non hanno alcun effetto concreto (culturale, sociale, etc.) sul territorio.
Alcune proposte concrete che potrebbero essere oggetto del lavoro di questo coordinamento: sviluppare un progetto di integrazione per gli immigrati (attraverso corsi di italiano, corsi per imparare nuovi mestieri, etc.) che si concluda con una festa organizzata dagli stessi immigrati per valorizzare le loro culture e capacità, investire nel miglioramento delle condizioni di vivibilità di un quartiere (uno diverso ogni anno), utilizzare i locali della ex Cassa di Risparmio del centro storico per creare un centro di socializzazione per i giovani (con stanze multimediali, musicali, etc.) con accesso ed eventuali corsi totalmente gratuiti, una nuova Radio Libera della nostra città che sia uno spazio libero tramite il quale comunicare con la città (ringraziamo pubblicamente Carmelo Solimeo che con la sua Radio Libera Mesagne 102 ha per tanti anni prestato un servizio importante e prezioso).

LEGALITA’
Dovremmo investire di più come associazioni, come scuole e come famiglie sulla educazione alla legalità. Perché illegale è non indossare le cinture di sicurezza, illegale è parcheggiare in Piazza Orsini del Balzo, illegale è gettare la spazzatura fuori dai cassonetti (quando ci sono). Dobbiamo stare attenti perché tutto questo crea la percezione che in fondo l’illegalità è consentita ed è su queste percezioni che si sviluppano le “grandi” organizzazioni criminali. Mesagne ha fatto tanto in questi anni e molti sono stati i risultati ottenuti grazie alla collaborazione stretta e utile con Libera. Ma non possiamo illuderci di aver sconfitto definitivamente la criminalità organizzata del nostro territorio.
Ci siamo occupati, come Ac, in occasione della Carovana Antimafia del fenomeno del racket e dell’usura. Con tristezza ci siamo resi conto che in alcuni paesi della nostra provincia esistono associazioni di commercianti antiracket ma a Mesagne no! Perché? Il problema non esiste? Saremmo contenti se così fosse, ma riteniamo che il vero motivo è la paura a parlare e ad esporsi in prima persona. Per questo motivo l’iniziativa deve essere del Comune di Mesagne. Vorremmo vedere anche a Mesagne una Associazione contro il racket e contro l’usura. Contro l’usura è necessario fare pressione sulle banche affinché concedano prestiti e mutui anche a piccolissime imprese e a giovani disoccupati o con lavori precari, prevedendo semmai una garanzia pubblica da parte del Comune.
Chiediamo inoltre alle forze dell’ordine un maggior controllo serale e notturno di alcune zone della nostra città: la stazione (accogliamo con soddisfazione l’accordo tra Regione Puglia e Rete ferroviaria italiana per la concessione degli stabili, anche della stazione di Mesagne, a Enti locali o associazioni no-profit), la villa comunale, alcune vie del centro storico e durante la notte la villetta antistante la chiesa della SS. Annunziata. Temiamo che oggi il problema droga non sia più all’ordine del giorno come urgenza non perché sconfitto ma solo perché è diminuito l’utilizzo dell’eroina (e quindi di chi “si buca” per strada) ma si è implementato quello della marijuana, di haschisch, cocaina e droghe “chimiche” che sono socialmente più accettate pur creando gli stessi drammi dell’eroina.
Chiediamo agli Amministratori di voler intervenire con urgenza perché non si crei in qualche parte della nostra città il set ideale alla spaccio e all’uso della droga: poca luce, folta vegetazione, etc. Illuminiamo maggiormente di notte la villa comunale e la stazione, provvediamo alla riparazione delle lampade della villa antistante la parrocchia della SS. Annunziata, illuminiamo le zone periferiche di Mesagne.

CONCLUSIONI
L’iniziativa che abbiamo intrapreso è civile e Politica, nel senso più pieno dell’espressione, perché vogliamo fare la nostra parte per costruire una città dell’uomo migliore; una città accogliente, conviviale, solidale e partecipata. Abbiamo voluto contribuire non come singoli cittadini ma come Azione Cattolica perché quella che per noi aderenti è la “scelta religiosa” (il primato di Cristo) non esclude l’attenzione alla storia e alla vita concreta del Paese e delle città, anche quella politica: piuttosto esclude per l’associazione tanto lo schieramento quanto il qualunquismo; chiede alle persone un impegno a tutto campo, in spirito di servizio, frutto di discernimento, di formazione continua, di responsabilità personale. L’Azione Cattolica cammina sui sentieri della storia.
Non potrebbe fare altrimenti. A fianco di ogni persona, come sempre ha fatto nei suoi 140 anni di vita. I nostri sentieri sono in questa città e vogliamo renderli agibili per tutti, nessuno escluso, con l’entusiasmo giovanile di Alberto Marvelli e Piergiorgio Frassati, la profezia di Giorgio La Pira, la progettualità di Vittorio Bachelet.

Azione Cattolica Italiana
Associazione parrocchiale SS. Annunziata di Mesagne (Brindisi)
Settore Giovani


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