Brindisi, 09/12/2003
Riprende il processo per le morti al petrolchimico
Riprende nei giorni 11 (ore 12.00) e 12 (ore 15) dicembre presso il Tribunale di Brindisi, Prima Sezione Penale, Giudice Unico dott.ssa Savina Toscani, il processo che vede imputati dirigenti Montedison/Enichem per decessi da mesotelioma pleurico conseguenti ad esposizione ad amianto di alcuni lavoratori.
Medicina Democratica, parte civile nel processo, ritiene che la presenza al dibattimento dei lavoratori esposti nei decenni scorsi all’amianto e quella dei sindacati rivesta una importanza particolare perchè le evidenze fatte emergere dai periti incaricati dal Pubblico Ministro nella fase istruttoria indicavano, nel marzo 2000, “la diffusa presenza di amianto nello stabilimento documentato con analisi chimica”. Gli stessi periti erano del parere che “vi siano consistenti rischi di un’esposizione perdurante dal momento che tali operazioni (di bonifica ndr), di cui non si conosce se effettuate secondo le disposizioni della legge 257/92, sono ben lontane dall’essere concluse”.
Secondo Medicina Democratica il procedimento in corso merita l’attenzione dei soggetti indicati e di tutta la cittadinanza perché, oltre alle legittime esigenze di giustizia delle vittime, tutti coloro che nei decenni sono stati esposti all’amianto devono considerarsi soggetti a rischio e devono essere sottoposti, anche se attualmente fuori dalla produzione, a sorveglianza medica. Inoltre, le autorità preposte devono verificare se le operazioni di bonifica, di cui parlavano nel 2000 i periti del Pubblico Ministero, siano state nel frattempo correttamente portate a termine o persista un pericolo attuale.
dr Maurizio Portaluri
COMUNICATO STAMPA DI MEDICINA DEMOCRATICA
Dalla redazione giornalistica di Puglia Tv
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