Fasano, 19/12/2006
Serata di festa all'Istituto Canonico LaTorre
Una serata di grande festa quella che si è svolta sabato 16 dicembre presso il salone teatrale della Parrocchia delle Salette a Fasano. 35 bambini e ragazzi, ospiti dell’Istituto Canonico Latorre, in occasione delle festività natalizie hanno messo in scena uno spettacolo teatrale sulla magia del Natale, guidati dalla coreografa Teresa Cecere. Lo spettacolo, che aveva come tema centrale la solidarietà e la gioia dello stare insieme, temi sui quali si fonda l’operato dell’Istituto Latorre, ha allietato i cuori dei presenti facendo riscoprire attraverso gli occhi dei bambini, la magia del Santo Natale.
A fare gli onori di casa, in una sala gremita, ci ha pensato la dott.ssa Reana Ducrè, assistente sociale e guida educativa della struttura, sottolineando l’impegno e la dedizione con la quale i ragazzi hanno lavorato per dar vita a questo spettacolo. A seguire, il saluto dell’attuale commissario del Latorre, il dott. Massimo Vinale, che ha posto l’accento su quanto sia importante per questi ragazzi, vivere il Natale come un momento di fraternità e condivisione con l’intera comunità. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è stata curata con dedizione dall’equipe delle educatrici dell’istituto, che hanno seguito i ragazzi anche nella realizzazione di alcuni lavoretti natalizi, donati ai presenti a fine serata. Ad assistere allo spettacolo teatrale, oltre ai precedenti commissari dell’IPAB Latorre e a numerose autorità civili, una delegazione dell’ AS Fasano, che per mano del Presidente Franco D’Amico e di alcuni dirigenti, ha fatto un dono ai piccoli ospiti dell’isituto. A fine serata, un piccolo fuori programma.
Ai ragazzi è stata posta la domanda: "credete a Babbo Natale?", e tra i sì decisi dei più piccolini e le titubanze dei grandicelli, 35 amici dell’Istituto Latorre si sono improvvisati Santa Claus ed hanno consegnato un regalo ad ognuno dei ragazzi. Tra la gioia e lo stupore dei piccoli amici del Latorre, la serata si è conclusa con scambi di auguri e tanti tanti sorrisi.
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