Rigassificatore, Fitto e Vitali:”cosa dire a Tony Blair?”
Ennesima puntata, purtroppo non l’ultima, della telenovela sul rigassificatore di Brindisi.
Il Governo autorizza la VIA ma illogicamente non blocca i lavori.
Il risultato è che mentre si fa la VIA la costruzione del rigassificatore prosegue e prosegue anche la clamorosa figuraccia dell’Italia a livello internazionale.
Cosa andrà a dire la prossima volta Prodi a Blair? Che l’Italia sta valutando se il rigassificatore può essere costruito o meno a Brindisi ma che nel frattempo i lavori proseguono? E che succede se tra qualche mese, a lavori in stato ormai avanzato, la VIA è negativa? Si sposta il rigassificatore come fosse un soprammobile? Questo Governo continua ad avere una posizione ondivaga: con una mano cerca di bloccare le grandi opere e con l’altra continua a costruirle.
Una pagliacciata: perché il Governo non blocca immediatamente i lavori? E chi pagherebbe gli eventuali danni? La verità è che si vuole continuare a giocare su due tavoli.
Una politica industriale suicida e fallimentare, in cui l’unica certezza è la totale incertezza che il nostro Paese comunica all’esterno, con un Governo che decide per l’ennesima volta di non decidere e come Ponzio Pilato autorizza la VIA sul rigassificatore e consente anche il completamento dei lavori.
Intanto in Puglia l’assessore Losappio parla con toni grotteschi di nostre presunte sconfitte politiche continuando a muoversi con la complicità del Governo nazionale nel sospetto equivoco di chi a Brindisi sventola la bandiera dell’ambientalismo contro la multinazionale del rigassificatore e a Taranto si prepara a stendere tappeti rossi ad un altro rigassificatore e ad un’altra multinazionale inspiegabilmente a lui più gradita della prima.