Brindisi, 31/12/2006
Probabile bocciatura della facoltà di Medicina. Friolo accusa la Provincia
Tra le cose che il 2007 quasi certamente non riuscirà a donare ai brindisini vi è la Facoltà di Medicina.
La proposta formulata dal presidente del gruppo di AN alla Regione Puglia Michele Saccomanno ha mobilitato sindaci, assessori, esponenti politici ma anche rappresentanti della società civile, in particolare il mondo dell’associazionismo.
Un’idea che ben presto è diventata collegiale e pertanto condivisa e sostenuta dalle Istituzioni. E’ stata prima la Camera di Commercio di Brindisi a fare esprimere all’unanimità il proprio Consiglio.
Esempio riproposto dal Comune capoluogo che nell’assise comunale, come auspicato dal consigliere Mario Criscuolo, ha manifestato l’unanime consenso alla proposta di istituire la Facoltà di Medicina. Proposta formulata, prima ancora della Camera di Commercio e del Comune di Brindisi, anche alla Provincia per merito del gruppo consiliare di Alleanza Nazionale ma con esito, purtroppo, completamente differente.
L’ordine del giorno fu bocciato dal centrosinistra benché fosse sostanzialmente analogo a quello approvato a sostenuto, anche dallo stesso centrosinistra, in altri consessi.
Il risultato è che la Facoltà di Medicina quasi sicuramente sarà realizzata a Lecce.
Questo ipotesi c’era anche prima ma proprio per questa ragione era necessario, come auspicava Saccomanno, che si procedesse a realizzare una fronte unico nel Brindisino per rivendicare in favore del proprio territorio questa opportunità.
Il sospetto è che l’Amministrazione provinciale presieduta da Michele Errico non abbia voluto scontentare proprio i leccesi più potenti: dal vice presidente della Regione Frisullo al presidente della Provincia Pellegrino sino ad arrivare al rettore dell’Università. Non può essere casuale che, proprio in questi giorni, Frisullo annunci con toni trionfalistici l’impegno della Regione di creare la Facoltà di Medicina a Lecce.
Per Brindisi ciò rappresenta una sconfitta, l’ennesima provocata dal malgoverno della Provincia.
La sensazione di continuare a perdere risultati è comunque registrabile in ogni settore: dall’economia alla qualità della vita. Brindisi, ormai, si sta caratterizzando come la patria delle occasioni perdute. Giusto per citare un altro esempio, si pensi all’incapacità dimostrata dall’Amministrazione provinciale nell’assicurare sinergie dall’insediamento produttivo di Alenia a Grottaglie.
Eppure Brindisi esprime da decenni professionità specialistiche nel settore aeronautico, come dimostrano i lavoratori di Avio, Salver, ecc. L’augurio è che il 2007 segni un cambiamento di rotta nell’affrontare i problemi altrimenti la provincia di Brindisi, purtroppo, continuerà a perdere colpi. Non è soltanto un modo di dire poiché finanche le statistiche elaborate dall’importante istituto “Tagliacarne” attestano la retrocessione della Provincia di Brindisi nella graduatoria nazionale. In entrambi questi due ultimi anni abbiamo perso posizioni in classifica in termini di ricchezza pro-capite.
I brindisini sono adesso più poveri di due anni fa e questa Provincia è finita addirittura al 71° posto. Ogni altra considerazione appare superflua.
COMUNICATO STAMPA MAURIZIO FRIOLO - PRESIDENTE DEL GRUPPO CONSILIARE DI ALLEANZA NAZIONALE
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