Brindisi, 31/12/2006
Sospetta nube tossica: situazione sotto controllo
Pare essere cessata l'emergenza provocata da una fuoriscita di ammoniaca anidra nella zona industriale di Brindisi. (Leggi la notizia su Brundisium.net).
I Vigili del Fuoco di Brindisi, in collaborazione con gli specialisti del Nucleo Batteriologico del Comando Regionale, dopo aver esaminato i serbatoi e localizzato la zona della perdita, hanno provveduto a gettare dei corposi quantitativi di acqua in modo da impedire alla sostanza tossica di disperdersi nell'aria ed essere pericolosa per la salute pubblica. Le falle nei serbatoi, poi, sono state sprangate con delle travi in legno.
Nella zona comunque rimangono attive le unità dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Appresa la notizia si sono recati sul luogo dell'incidente, oltre all'imprenditore della Peritas, Ferrero Cafaro, Michele Errico, presidente dell'Amministrazione Provinciale di Brindisi, Domenico Mennitti, Sindaco di Brindisi, il Prefetto Mario Tafaro ed il Questore Salvatore Margherito. Tutti hanno voluto assicurarsi personalmente sullo stato della situazione e i rischi che potrebbero correre l'ambiente e la popolazione.
Dalle prime indiscrezioni pare che i serbatoi dai quali è fuoriscita la sostanza tossica siano stati danneggiati da alcuni colpi di arma da fuoco.
I serbatoi interessati dall'incidente sono gestiti dalla Peritas S.r.l. assieme alla Yara Italia SpA, impresa avente sede legale a Milano. Recentemente le due aziende hanno avviato, nella zona industriale del capoluogo, la produzione dell'ammoniaca necessaria per l’abbattimento dell’ossido di azoto prodotto dalla centrale elettrica Federico II, durante la fase di combustione.
|