Francavilla F.na, 15/01/2007
Tomaselli: sciagurata scelta privilegiare la zona SISRI e non la PIP
Le sacrosante proteste degli imprenditori localizzati nell’area PIP di Francavilla Fontana, che ho incontrato nei giorni scorsi, riguardo all’utilizzo dei finanziamenti comunitari da parte dell’Amministrazione Comunale a favore delle zone industriali, riaprono nuovamente il dibattito relativo al corretto ed efficace impiego di dette risorse per il nostro territorio.
In questo caso il Comune di Francavilla Fontana ha deciso di promuovere e cofinanziare la realizzazione di alcuni interventi nella “nuova” zona SISRI (ove non vi sono aziende insediate) e non nella zona PIP in cui, viceversa, operano concretamente e non in maniera virtuale, oltre cento piccole e medie imprese e qualche migliaia di addetti e dove, da anni, si registrano le legittime rivendicazioni da parte degli imprenditori e dei lavoratori per le difficili condizioni in cui sono costretti ad operare a causa della carenza di infrastrutture a servizio dell’area.
La sventurata scelta dell’ Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana, a ben vedere, non solo rischia di essere assolutamente inefficace per il tessuto produttivo locale, ma molto probabilmente può portare alla perdite dei finanziamenti ottenuti. Infatti, se da un lato, il Comune di Francavilla Fontana a tutt’oggi risulta fortemente in ritardo in materia di progettazione esecutiva relativamente all’intervento in area SISRI (a quattro anni dalla sua individuazione!!!), dall’altro il termine del 31 dicembre 2008 imposto dall’Unione Europea per l’ultimazione delle opere finanziate a tutt’oggi, visto lo stato dell’arte, potrà essere difficilmente rispettato, considerati tali gravi ritardi e i tempi tecnici oggettivamente necessari per la definizione ed il completamento del relativo iter amministrativo (progettazione, indizione gare di appalto, assegnazione, realizzazione e collaudo opere).
Ad aggravare ulteriormente la situazione vi è poi la circostanza per cui l’intervento previsto in zona SISRI (a differenza di quanto potrebbe accadere per una ipotesi di utilizzo delle risorse nella zona PIP) non rispetta nessuno dei tre criteri previsti dalla Misura 4.2 del POR Puglia con cui sono finanziate le opere:
1) non vi è un livello di infrastrutturazione preesistente pari al 70%;
2) non vi sono imprese insediate o che hanno presentato istanza di insediamento per il 60%;
3) non vi è alcun legame funzionale tra le iniziative produttive insediate o di prossimo insediamento e le infrastrutture proposte.
Non solo finanziamenti comunitari utilizzati male, ma anche rischio concreto di perderli totalmente, in sede di controllo e monitoraggio da parte della Regione Puglia e della Unione Europea, acclarata la non coerenza tra criteri definiti dal Complemento di programmazione del POR Puglia 2000-2006 ed utilizzo delle risorse.
Francavilla Fontana, le sue imprese e le centinaia di addetti che vi operano non possono proprio permetterselo!
Nel mentre la città e il suo tessuto produttivo si trovano in tale difficoltà, gli esponenti politici del centrodestra, al governo di Francavilla ininterrottamente da oltre un decennio, non trovano di meglio che rimpallarsi le responsabilità giungendo al paradosso di invocare una Commissione di inchiesta sui risultati della loro stessa amministrazione…. paradossi della politica francavillese e della contrapposizione che divide da sempre, con fasi alterne, i principali protagonisti del centrodestra locale.
Mi auguro che tale Commissione si possa davvero insediare, con un voto unanime del Consiglio Comunale, con un ampio mandato e con una presidenza affidata, voglio sperare, ad un esponente dell’opposizione. Altrimenti siamo al meschino gioco delle parti.
Ma, ciò che mi preoccupa di più è dare una soluzione alle questioni poste dalle imprese locali.
Pertanto, nell’inviare questa nota agli Enti interessati, rivolgo un invito al Sindaco di Francavilla perché promuova con la massima urgenza un incontro tra la Regione Puglia (Assessorato alla Programmazione e Responsabile della Misura 4.2), la Provincia di Brindisi (Ente Capofila del PIT 7) ed lo stesso Comune di Francavilla Fontana allo scopo di verificare tutte le possibili soluzioni per consentire che i finanziamenti comunitari possano essere utilizzati in modo corretto ed efficace a favore del territorio. A tal proposito alcune proposte sintetiche:
1. vista la priorità rappresentata dalla necessità di completare la infrastrutturazione della zona PIP concentrare in tale area (in cui sono rispettati i criteri sopra richiamati) una parte o tutte le risorse in oggetto verificando lo stato di progettazione degli interventi richiesti (illuminazione, viabilità, telefonia);
2. istituire un Fondo di rotazione nel bilancio comunale così da sottrarre alla speculazione il costo dei suoli in area PIP e calmierare gli stessi;
3. attivare la progettazione esecutiva delle infrastrutture in area SISRI da candidare ai finanziamenti previsti dalla Delibera Cipe 3/2006.
On. Salvatore Tomaselli
Deputato dell’Ulivo
www.salvatoretomaselli.it
|