Brindisi, 23/01/2007
FNP CISL sui ritardi dei Piani di zona
In questi mesi siamo stati impegnati nella discussione dei piani di zona concernenti gli ambiti 2 – FASANO – 4 – MESAGNE.
Abbiamo avuto più di un incontro, entrando nel merito d’ogni area d’intervento. A tal proposito ricordiamo che gli ambiti 1 Brindisi e 3 Francavilla Fontana sono rimasti fermi alla prima fase dell’accordo di programma. Sono trascorsi DUE ANNI dalla firma e ad oggi nonostante la scadenza del triennio sia ormai prossima non si è ancora concretizzata la seconda fase della co-progettazione, per la realizzazione delle schede di dettaglio.
Considerando che la Regione Puglia liquiderà la somma ancora dovuta a conguaglio degli acconti già erogati e utilizzati nella prima fase dell’accordo di programma solo ad avvenuta presentazione dei progetti, si comprende l’urgenza di terminare quanto prima i lavori di co-progettazione. A tal proposito, la scrivente O/S sollecitata i comuni degli ambiti interessati ad un incontro, possibilmente collegiale con le ASL.
In questi ambiti, pur cambiando dirigenti, assessori e tecnici, non si muove foglia, mentre più volte, tramite le conferenze stampa, viene sventolato che tutto va bene, che particolare attenzione è rivolta agli anziani, ai non autosufficienti, ma poi nel concreto si rinviano a tempi futuri le possibili linee di intervento.
Gli Ambiti 2 Fasano e 4 Mesagne, pur comprendendo parecchi comuni, sono riusciti a concretizzare i progetti e i relativi regolamenti attuativi, al contrario degli altri due ambiti che pur contando un numero più ristretto di comuni non riescono a concretizzare nulla. Vogliamo ricordare alle Istituzioni inadempienti che i Pensionati, i diversamente abili, le famiglie indigenti e gli immigrati attendono la risoluzione delle loro difficoltà quotidiane.
Quando parliamo di assistenza domiciliare o integrata, parliamo di persone fragili, di anziani, donne, bambini e di non autosufficienti con grave patologie, parliamo di persone che devono fare i conti con le crisi economiche familiari, di cittadini con redditi al limite della povertà, minori e di immigrati.
I comuni capofila di ciascun ambito territoriale avranno il compito di predisporre in tempi brevi la pubblicazione del bando di attribuzione di un assegno di cura. Da non trascurare la circolare emanata dalla Regione Puglia, che attribuisce alle Amministrazioni Comunali il compito di formulare i bandi, pena la nomina da parte della giunta regionale di un commissario ad acta che provveda agli adempimenti in via sostitutiva.
Il ritardo accumulato potrebbe far lievitare i prezzi dei servizi a fronte dei lavori assegnati provvisoriamente a terzi, con la conseguente necessità di ridurne l’entità a discapito del cittadino. La Regione Puglia, i responsabili istituzionali e gli assessori dovrebbero fornire precise direttive perché la presentazione dei progetti possa avvenire in tempi utili, pena la perdita dei contributi come già verificatosi in altre regioni d’Italia.
Aldo Penta
Segretario alle Politiche Sociali - FNP CISL
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