Brindisi, 30/01/2007
Acque Chiare, Forum ASS: “Occorre un’indagine conoscitiva”
Con una nota dal titolo “perchè le acque siano più chiare” il 2 ottobre scorso chiedevamo al Comune di Brindisi informazioni non solo sull’attivazione degli scarichi fognanti nei collettori pubblici senza depurazione ma anche sulle verifiche in merito alla realizzazione del complesso da comunicare periodicamente a cura del Sindaco e della Giunta al Consiglio Comunale di Brindisi, come stabilito dal Consiglio medesimo nella seduta del 25/8/1999. Ricevemmo da parte del Dirigente ai Lavori Pubblici una risposta datata 25/10/06, peraltro non del tutto rassicurante, sul problema degli scarichi ma nessuna altra informazione venne data a noi e alla cittadinanza.
La vicenda di “Acque chiare” continua ad essere oggetto di commenti e rilievi in merito alla regolarità dell’operazione ampiamente ripresi dalla stampa locale che, da ultimo, ha fatto riferimento alla possibile apertura di un “fascicolo” da parte della locale Procura della Repubblica. Notizia questa alla quale hanno fatto seguito le rimostranze del Presidente del Consiglio Direttivo e legale rappresentante del Residence.
Torniamo allora sulla questione ricordando, a profitto dei distratti e degli immemori, che la convenzione del 27/8/2002 tra il Consiglio Comunale di Brindisi e la società Acque Chiare conteneva, fra l’altro, le seguenti clausole:
- la società Acque Chiare s’impegnava a realizzare “un polo turistico integrato, caratterizzato da un lato da una struttura avente una funzione meramente turistica qual è il sistema della multisale, le piscine con servizi e anfiteatro e, dall’altro, dagli impianti di tipo ricettivo alberghiero (albergo composto di n. 230 camere e relativi servizi e da nuclei di tipo residenziale e servizi comuni) e da attrezzature per la balneazione”;
- la stessa società si impegnava “a provvedere, a propria cura e spese, all’esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria con particolare riferimento al sistema degli accessi, dei parcheggi, degli allacciamenti della rete idrica, elettrica, telefonica, delle acque nere e bianche” con la sottolineatura che tali opere dovevano essere eseguite nel pieno rispetto di tutta la normativa in materia;
- la predetta società si assumeva “l’obbligo di assicurare il mantenimento dei nuovi livelli occupazionali, pari a 77 unità , previsti dall’accordo di programma, per un periodo non inferiore a 5 anni dall’avvio dell’attività produttiva”;
- la società Acque Chiare “si impegnava a non modificare la destinazione d’uso degli immobili per un periodo di 10 anni dall’avvio della stessa attività”;
- “per quanto riguarda le singole unità turistiche-alberghiere” veniva “fatto divieto di alienazione per un periodo di 5 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione della convenzione (9/2/2001) ..............a condizione che la richiesta di agibilità soddisfi almeno il 50% delle opere previste dalla concessione edilizia”;
- la società Acque Chiare si assumeva tutti gli obblighi convenuti con la precisazione che la convenzione “è da considerarsi vincolante ed irrevocabile per se stessa e per i suoi aventi causa a qualsiasi titolo fino al completo assolvimento degli obblighi convenzionali attestati con atti deliberativi o certificativi da parte del Comune. Si deve pertanto intendere che in caso di alienazione parziale o totale, delle aree e dei fabbricati da realizzare oggetto della condizione, gli obblighi assunti ........ si trasferiscono anche agli acquirenti e ciò indipendentemente da eventuali diverse e contrarie clausole di vendita, le quali non hanno efficacia nei confronti del Comune”.
Facciamo inoltre presente che l’Accordo di Programma del 5/5/99 prevedeva testualmente quanto segue:
“ai sensi del 6 co. dell’art. 27 della L. n. 142190 e dell’art. 5 della L.R. n. 4/95, la vigilanza sull’esecuzione del presente Accordo di Programma, con controlli annuali e sugli eventuali interventi sostitutivi, è esercitata da un collegio presieduto dall’Assessore regionale all’urbanistica o suo delegato e dal Sindaco del Comune di Brindisi”. Così come torniamo a ricordare che il Consiglio Comunale di Brindisi nella seduta del 25/8/99, dopo aver ratificato l’Accordo di Programma, così deliberava: “IMPEGNA INFINE il Sindaco e la Giunta a sottoporre al Consiglio Comunale imformazioni periodiche relative allo stato di realizzazione del polo turistico integrato così come previsto dall’accordo di programma e dal presente o.d.g.”
Vi sono stati, ed eventualmente con quale esito, i previsti controlli e le prescritte verifiche? Sono state mai fornite al Consiglio Comunale, ed eventualmente con quale contenuto, le previste “informazioni periodiche” da parte del Sindaco e della Giunta ? In mancanza di notizie ufficiali, gli sviluppi della vicenda ci inducono a chiedere al Sindaco di valutare l’opportunità di disporre un’accurata indagine amministrativa di carattere conoscitivo, con l’apporto – ove ritenuto opportuno – di professionalità pienamente affidabili per competenza ed obiettività, al fine di acquisire tutte le necessarie informazioni sulla vicenda per le verifiche del caso e per gli eventuali interventi a tutela degli interessi generali della nostra comunità.
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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