Fasano, 30/01/2007
Amati (Dl) presenta interpellanza su ampliamento e gestione dei cimiteri di Fasano e Pezze di Greco
Fabiano Amati, consigliere della margherita nel consiglio comunale di Fasano ha presentato un'interpellanza sull' l’appalto-concessione per l’ampliamento e la gestione dei cimiteri di Fasano e Pezze di Greco.
Di seguito il testo integrale del documento:
PREMESSO
che l’appalto - concessione per l’ampliamento e la gestione dei cimiteri di Fasano e Pezze di Greco, rappresenta un clamoroso mutamento di indirizzo con le iniziative assunte dalla giunta De Carolis, prima, e dalla stessa giunta Ammirabile, dopo, in materia di autofinanziamento del progetto.
che tale intento ha provocato l’adesione di tanti Cittadini, che hanno provveduto a versare tutte le somme richieste a titolo di acconto sul canone di concessione;
che sulla base di vari documenti economici, asseverati dalla struttura burocratica del Comune, le somme da conseguire a titolo di concessione sono sempre state ritenute sufficienti per conseguire gli espropri delle aree e la realizzazione delle opere comuni;
che alla luce di quanto detto non si comprende la ragione del mutamento di indirizzo, anche a rischio di contenzioso per responsabilità extra-contrattuale;
che l’iniziativa dell’appalto in concessione sottrae al mercato il proprio compito regolatore della concorrenza, che si sviluppa attraverso le regole fondamentali della domanda e dell’offerta, pur in presenza di caratteri stilistici e/o architettonici predeterminati con apposita normativa tecnica;
che nel caso di specie la procedura di scelta del contraente a mezzo di procedure ad evidenza pubblica, non garantisce la minore onerosità delle opere a carico dei Cittadini, proprio perché le sottrae alle leggi liberali del mercato;
PREMESSO INOLTRE
che nel corso di un’intervista all’Assessore ai Lavori Pubblici Avv. Alfredo Manfredi, resa attraverso un comunicato stampa del 20.1.2007, pubblicata sul sito www.comune.fasano.br.it, si legge:
“”C’è chi sostiene che i costi dei servizi cimiteriali (esumazioni e sepolture), decisi dalla ditta vincitrice dell’appalto, siano esosi rispetto al passato.
«Di fatto, non è vero. E non solo. Così abbiamo messo ordine e ristabilito la legalità laddove, fino ad oggi, era prosperato a Fasano un fiorente mercato nero dell’esecuzione dei servizi cimiteriali, per cui esistevano cittadini di serie A (amici o parenti di questi personaggi che stabilivano a loro piacimento tariffe e costi all’interno dei cimiteri, senza, peraltro, uno straccio di emissione di fatture o ricevute fiscali per l’esecuzione del servizio) e cittadini di serie B che, non avendo amici o parenti tra questi personaggi, erano costretti a sobbarcarsi, sottolineo e, ripeto, in nero e, dunque, nella più totale illegalità, di costi spesso esosi e fuori da ogni regola di mercato».
Vuole fare un esempio, per maggiore chiarezza?
«Certamente. Prima, per la sepoltura di un proprio caro defunto, si spendevano 300-350 euro in nero, giacché questi personaggi che gravitavano all’interno dei cimiteri proponevano la fornitura di materiale lapideo, i lavori di muratura per la posa della lastra marmorea, la realizzazione della collocazione della fotografia del defunto, la sigillatura della tomba nel loculo, la collocazione del lume votivo. Ed il Comune non incassava un centesimo di questi esborsi che finivano esclusivamente nelle tasche di questi personaggi. Oggi, invece, con il ripristino della legalità da noi voluto (tutte le Amministrazioni comunali succedutesi negli anni hanno sempre tollerato la presenza di questi personaggi all’interno dei cimiteri e la prestazione in nero dei servizi cimiteriali), tutti i cittadini, senza distinzione alcuna, per una sepoltura pagheranno al massimo 250-270 euro e tutto fatturato. Tutto alla luce del sole. E queste tariffe, stiano tranquilli i fasanesi, sono inferiori a quelle praticate in altre realtà vicine come Martina Franca, Mesagne, Monopoli, Alberobello. Abbiamo finalmente stabilito un principio di legalità ed eguaglianza, ponendo fine ad un sistema consuetudinario di assoluta incertezza, sia per quanto riguarda la qualità del servizio, sia per quel che riguarda i costi».””
Orbene: è certamente apprezzabile il senso civico mostrato dall’Assessore Manfredi, che a conoscenza di notizie-reato (mancata fatturazione – se l’importo superasse la soglia di non punibilità – abuso d’ufficio e/o concussione – se i ”personaggi” evocati fossero pubblici ufficiali o incaricati di pubblico – estorsione – se si trattasse di altri soggetti – o altro reato) ha ritenuto di darne notizia.
Dalla apprezzabile denuncia, tuttavia, mancano i nomi dei presunti colpevoli, che l’assessore Manfredi ha fatto bene a non divulgare, ma che vanno sicuramente riferiti, per completezza di civico dovere, all’Autorità Giudiziaria – anche a mezzo di ufficiali di polizia giudiziaria.
CIO’ PREMESSO
si chiede di sapere
a) quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione comunale per porre rimedio al danno che tale scelta infligge ai Cittadini di Fasano;
b) quali siano gli elementi di fatto posti a fondamento delle dichiarazioni dell’Assessore Manfredi e se ha già provveduto ad informare l‘Autorità Giudiziaria dei fatti reato in sua conoscenza invitandolo – in caso contrario – ad esercitare tale ulteriore dovere civico.
Con riserva, all’esito di eventuale insoddisfacente risposta, di presentazione di apposita mozione.
Si prega altresì il Presidente del Consiglio comunale, a convocare con urgenza una seduta monotematica del Consiglio comunale sull’argomento, anche per onorare le parole di imparzialità rese in una recente intervista concessa al mensile di attualità cittadina “Osservatorio”.
Fabiano AMATI
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