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Brindisi, Rollo (FI) alla Provincia: “Giù le mani dal Tommaseo”



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Brindisi, 02/02/2007

Rollo (FI) alla Provincia: “Giù le mani dal Tommaseo”

Finisce alla Corte dei Conti la vicenda relativa all’ex collegio navale Tommaseo di Brindisi. A inviare un dossier dettagliato alla magistratura contabile è il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fi a Brindisi, Marcello Rollo.
Rollo riepiloga la vicenda a partire dagli anni ’90, quando lo IACP redasse il primo progetto di recupero del Tommaseo, di proprietà della Regione Puglia, inserendolo in un più ampio progetto di riqualificazione che prevedeva il piano regionale dei porti turistici e il recupero del Castello Alfonsino, ma non si trovarono i fondi per finanziarlo. Dopo alterne vicende che comunque non hanno esito positivo, nel 1998 si pensa di inserire il recupero del Tommaseo nel progetto comunitario Interreg 2 Italia Grecia, ma anche questa ipotesi tramonta, posto che la Regione Puglia non intende cedere a titolo gratuito il bene al Comune di Brindisi.
Nel periodo tra il 2000 e il 2003, la Giunta Fitto, su proposta dell’allora assessore al turismo Rollo, inserisce il recupero del Tommaseo in chiave turistico-culturale nelle scelte strategiche territoriali per la provincia di Brindisi e quindi nell’accordo di programma quadro tra Regione e Governo per la riconversione a fini turistici o dedicato alla nautica o al mare dell’ex collegio Tommaseo.
“Incuranti di tutte queste procedure già ampiamente avviate, la nuova Giunta regionale e la provincia di Brindisi attuano – secondo Marcello Rollo - un percorso completamente diverso e contrario. Nel 2006 la Provincia chiede alla Regione il comodato gratuito del Tommaseo, ben sapendo che la richiesta è illegittima tanto che negli anni passati la Regione aveva già detto no al Comune di Brindisi.
Anche in questo caso la regione risponde picche perché il patrimonio regionale è disciplinato dalla legge 27 del 1995 la quale non prevede alcuna forma di alienazione a titolo gratuito. Nonostante questo la Provincia di Brindisi bandisce un concorso di progettazione per cui impegna anche una somma preliminare di 150mila euro, dando per scontato che la Regione cederà il Tommaseo e la stessa Provincia stabilisce di farne sede di un Polo universitario di Brindisi.
A ottobre 2006 la Giunta regionale approva una variazione della legge 27/95 sul patrimonio tendente a scorporare il Tommaseo dal patrimonio regionale. Questa modifica viene respinta in seconda commissione ad ampia maggioranza bipartisan. Ma il presidente della Provincia di Brindisi non demorde, continua a chiedere ai componenti della commissione di rivedere la decisione, cosa che però non è consentita dal regolamento”.
“Ecco quindi – continua il consigliere regionale azzurro - che l’assessore regionale alla trasparenza Minervini convoca una riunione per il 2 febbraio, erroneamente definita Conferenza di Servizi anche perché non risultano convocati gli assessori al turismo e ai beni culturali”.
“Intendo impedire con qualsiasi mezzo questo scippo – dice il consigliere Rollo – e per farlo mi rivolgo a tutti i protagonisti di questa vicenda. È illegittimo da parte della Regione cedere il Tommaseo a titolo gratuito; è assurdo pensare ad un Polo universitario a Brindisi; è inconcepibile che la Regione cambi rotta su un percorso già tracciato e avviato dalla precedente amministrazione con il precedente Governo nazionale e mediante il quale il Tommaseo era stato inserito in un accordo che ne prevedeva la ristrutturazione e il riutilizzo per fini turistico–culturali”.

Fonte: consigliere regionale Marcello Rollo


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