Brindisi, 02/02/2007
I commercianti di Confcommercio contro il nuovo centro commerciale
Già in occasione della conferenza di servizi tenutasi nello scorso anno a Bari, l’assessore Ciullo aveva rivendicato a se ed alla sua amministrazione la responsabilità della concessione della autorizzazioni relative alla costruzione del centro commerciale Alisette e Aliotto nonostante il parere contrario della Provincia di Brindisi.
In effetti l’assessore alle attività produttive della Provincia prof. De Carolis aveva fatto notare come l’istruttoria fosse carente evidenziando la mancanza di una valutazione di impatto socioeconomico e paesaggistico della struttura da realizzare. Considerando, inoltre, la vicinanza di un ospedale di eccellenza, il Perrino, oltre che quella di una zona umida protetta quale l’invaso del Cillarese.
A tale parere negativo si aggiunse anche quello di Confcommercio che ritenendo del tutto illegittima tale procedura ha prodotto due ricorsi al Tar Puglia che saranno discussi in questi giorni. Qualora ve ne fosse bisogno quindi, ancora una volta, la giunta Mennitti fa sfoggio della sua arretratezza culturale e della totale incapacità di pianificazione territoriale, anzi con molta demagogia sventola centinaia di posti di lavoro davanti al naso di chi ormai allo stremo, vista l’enorme massa di disoccupati che annovera la città di Brindisi, è disposto a credere a qualunque menzogna.
Saranno poco più di un centinaio di posti quelli eventualmente a disposizione dei brindisini e tutti a contratto determinato, part time e in posizioni di estrema subalternità: addetti alle pulizie, facchinaggio ecc.
Ci pare che si sia veramente poco di cui andare soddisfatti, d’altronde che la situazione all’interno dei centri commerciali non sia affatto rosea come viene descritta è ben conosciuta dai lavoratori di Auchan, Emmezeta tanto per restare in provincia di Brindisi.
E’ dalla fine degli anni ’90 che le amministrazioni più attente ai bisogni delle città, delle comunità valutano negativamente l’apertura di centri commerciali al di fuori della cintura cittadina tendendo di contro a rivalutare il sistema città come propulsore di sviluppo e i risultati danno loro ragione.
Abbiano cercato in questi anni, in questi mesi, un incontro con gli amministratori comunali per meglio rappresentare questa esigenza, ma chiusi nelle loro incontrovertibili certezze hanno lasciato cadere ogni nostra proposta. Un nuovo impianto coloniale quindi nella nostra città teso ad omogeneizzare consumi e comportamenti, mortificando le tipicità della nostra città e quelle piccole e medie aziende agricole, commerciali, artigiane ed industriali che avrebbero e possono rappresentare il vero volano della nostra economia.
Ma l’importante è che l’assessore Ciullo sia contento e contini a rivendicare paternità che potrebbero rivelarsi purtroppo per lui alquanto scomode.
Raffaele Mauro >
COMUNICATO STAMPA COMITATO COMMERCIANTI CONFCOMMERCIO BRINDISI
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