Bari, 08/02/2007
Rifiuti, Ds: Lo stop al commissariamento è scelta responsabile ed obbligata"
Dopo 12 anni di commissariamento dei rifiuti, la Puglia è ritornata ad una gestione ordinaria e questo, dicono i Democratici di sinistra, grazie al lavoro del presidente Vendola. Un lavoro che in breve tempo ha prodotto risultati positivi. Una prospettiva opposta alla campagna che il centrodestra in questi giorni ha “montato” contro le ultime decisioni in materia di rifiuti.
Antonio Maniglio (capogruppo Ds), Vincenzo Montanaro (eletto nella circoscrizione di Brindisi) e Michele Ventricelli ai giornalisti hanno “analiticamente smontato il teorema dell’onorevole Fitto che sparge in giro notizie false, tutte mirate a mettere in piedi un circo mediatico per soli scopi strumentali ed elettorali”.
Gli esponenti diessini hanno parlato cifre alla mano.
Il piano dei rifiuti del vecchio commissario (Fitto ndr), fu varato nel 2001 e rimodulato nel 2003, i bandi di gara invece partirono nel 2004.
Il commissario Vendola, hanno ricordato i consiglieri della maggioranza, ha varato il proprio piano nel dicembre del 2005.
Sulle gare bandite dal precedente governo, pendevano dei ricorsi innanzi al Consiglio di Stato, uno fra tutti, quello vincente che ha spazzato via il termovalorizzatore di Bari.
A questo proposito Maniglio ribadisce che, “la scelta di dire no ai tre termovalorizzatori, risulta condivisa anche dalla magistratura”.
Il commissario Vendola ha invertito la tendenza rispetto alla Valutazione di impatto ambientale (Via), che nella precedente gestione “avveniva a posteriori”.
I consiglieri Ventricelli e Montanaro hanno sottolineato che dal dicembre del 2005 “è stata adottata da Vendola, una revisione e rimodulazione del piano di gestione dei rifiuti per ricondurre la stessa in una dimensione più consona alla vigente pianificazione comunitaria e nazionale che individua quale priorità nella gestione dei rifiuti la riduzione della produzione”.
Quindi il linguaggio è quello del riuso dei materiali, del recupero di materia, del recupero in termini energetici, in poche parole raccolta differenziata a monte.
“Quella del presidente Vendola – hanno detto all’unisono Maniglio, Montanaro Ventricelli – non è una scelta ideologica, ma una razionalizzazione delle risorse impiantistiche presenti sul nostro territorio che spesso finiscono per accogliere rifiuti da fuori regione”.
In questi giorni c’è stato un gran parlare del bacino di utenza Le 2, Nardò, per intenderci. “Facciamo chiarezza” hanno detto i diessini ai giornalisti: nel settembre del 2004 venne sottoscritto un accordo per l’utilizzo della discarica di Nardò a servizio del bacino Le 2, a condizione che la stessa cessasse l’attività entro luglio 2006. I ritardi accumulati nelle procedure di gara europea per affidare il servizio di gestione dei rifiuti urbani differenziati, a valle della raccolta differenziata, hanno portato alla crisi di fatto del bacino con la conseguenza di dover provvedere ad assicurare in forma diversa la corretta gestione dei rifiuti fino all’avvenuta realizzazione dei nuovi impianti programmati.
Anche per la questione della Ba 4 sarà risolta nei prossimi 11 mesi portando a regime l’impianto di Spinazzola per alleviare Altamura dal carico subito negli ultimi anni.
Su questa materia gli esponenti diessini chiedono maggiore serietà e responsabilità: “il comportamento dell’onorevole Fitto – hanno detto Maniglio, Ventricelli e Montanaro – che stacca i suoi sindaci-mastini al solo scopo di creare panico e confusione per obiettivi tutti elettorali, non è corretto né serio”.
Il rientro all’ordinario non sarà traumatico, le province avranno il tempo fisiologico di acquisire le competenze specifiche su questa materia, occorrerà sviluppare al massimo la raccolta differenziata con un obiettivo del 55% fino al 2010, con il connesso recupero della materia, bisognerà assicurare sul territorio impianti di compostaggio essenziali per il trattamento della frazione umida di raccolta differenziata e guardare con un occhio particolare al Combustibile da rifiuti (Cdr).
I Ds si impegneranno a proporre di utilizzare la programmazione dei fondi strutturali per favorire la nascita di attività anche economiche a sostegno della riduzione della produzione e nocività dei rifiuti, della gestione integrata dei rifiuti e del riutilizzo e riciclaggio dei materiali di scarto. “Un’azione incisiva sul mondo produttivo – hanno concluso gli esponenti diessini - può essere l’elemento capace di dare una svolta nella produzione e gestione dello smaltimento dei rifiuti”.
Tutto questo quando sullo sfondo incombe la discussione in aula sulla conclusione della gestione commissariale dei rifiuti.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA GIUNTA REGIONALE PUGLIESE
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