Bari, 08/02/2007
Riforma dei consorzi ASI: effettuata la ricognizione dei debiti
Quasi 130 i milioni complessivi di debiti (entro e oltre 12 mesi) dei cinque consorzi Asi in Puglia (Brindisi, Lecce, Foggia, Taranto e Bari). Oltre 50 i milioni invece di credito (entro e oltre i 12 mesi) cui vanno ad aggiungersi, sempre complessivamente, le immobilizzazioni materiali e le disponibilità liquide dei cinque consorzi.
Queste in sintesi le cifre relative relative all’ultimo bilancio dei consorzi (31 dicembre 2005) illustrate in quarta commissione consiliare dal consulente tributarista del governo e dall’assessore alle attività produttive Sandro Frisullo.
Così come d’intesa dunque, dopo la discussione generale sul ddl in materia di “ordinamento dei consorzi per lo sviluppo industriale” svoltasi nella precedente seduta di commissione, oggi è stata presentata ai commissari una ricognizione dei dati di bilancio dei consorzi che contiene sia il contenzioso in atto (con le imprese insediate che non pagano i servizi e con i soci stessi dei consorzi) che i debiti e i crediti.
Un’analisi attenta per capire quali possano essere effettivamente gli interventi possibili.
Ma a queanto mmonterebbe la cifra che la regione dovrebbe impiegare per risanare i debiti dei consorzi? “Entro 90 giorni dall’approvazione della legge – ha detto l’assessore Frisullo - i consorzi devono presentare i piani di risanamento che daranno valutati dalla regione per individuare eventualmente la necessità di effettuare un intervento straordinario, quale ad esempio il pagamento degli oneri finanziari sui mutui per il ripianamento delle situazionidebitorie”.
La commissione ha approvato, a maggioranza con l’astensione delle minoranze, i primi 12 articoli del ddl che “disciplinano l’assetto, le funzioni e la gestione dei consorzi, ponendo così fine ad un lungo periodo di gestione straordinaria, ricostituendo gli organi ordinari di gestione e ridefinendone le funzioni e i compiti. L’obiettivo è quello riconoscere pienamente l’autonomia gestionale e operativa dei consorzi e riconoscere loro il ruolo di pianificazione territoriale”.
Molti gli emendamenti presentati a firma del presidente Dario Stefano che “hanno risposto alla volontà - ha detto il presidente della commissione - di recuperare, all’interno dell’impianto normativo del ddl, quelle indicazioni emerse nel corso del confronto svoltosi con le le parti sociali. Credo che il ddl che approveremo nel corso della prossima seduta di commissione, mercoledì 14 febbraio, avrà un impatto altamente positivo con il partenariato. Aggiungo che ho registrato anche un atteggiamento molto costruttivo da parte delle opposizioni”. L’unico emendamento presentato dalle opposizioni riguarda il personale in servizio nei consorzi che andrebbe a modificare quello presentato dal presidente della commissione.
Il presidente del gruppo di Forza Italia Rocco Palese ha detto che “la garanzia per il personale dipendente deve essere assoluta e quindi supportata dalle norme in maniera chiara ed esplicita evitando intoppi e tentennamenti successivi attarverso la conservazione del posto di lavoro con procedure di mobilità presso altri enti pubblici”.
“L’emendamento della maggioranza – ha sottolineato invece Stefano – risponde ad una logica di consultazione con i sindacati, laddove il problema del personale viene affrontato in maniera meno rigida di quanto non faccia invece l’emendamento delle opposizioni”.
Nel corso dell’esame del ddl il consigliere di An Nino Marmo ha evidenziato due problemi: “la necessità di uniformare i bilanci e la necessità di dover lasciare in capo ai consorzi, anziché darla ai comuni, la titolarità del rilascio dei permessi per la costruzione nelle aree di sviluppo industriale”.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE
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