Brindisi, 09/02/2007
Rigassificatore Associazioni: il Governo dimostri alla società inglese che non siamo una colonia
Apprendiamo dalla stampa che a Londra il responsabile della British Gas, Frank Chapman, ha assicurato che il progetto per la costruzione del rigassificatore a Brindisi sta “andando avanti” e che il terminale “entrerà in funzione nel 2010”. Ha poi aggiunto che la società “ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni” e che “non ha ricevuto nessuna informazione dal Governo Italiano sulla volontà di riaprire il procedimento autorizzativo”. Chapman ha inoltre affermato che se a Roma dovessero cambiare idea, “non ci sarebbe comunque, alcun effetto sulla validità delle autorizzazioni esistenti” ed ha citato a sostegno di tale tesi il Ministro Bersani il quale nello scorso dicembre sottolineò, nell’ambito di un’intervista, che la riconvocazione della conferenza dei servizi “di per sé non significa una sospensione dei lavori”.
Avevamo ragione ad affermare che siamo di fronte al “trionfo dell’assurdo”: il dirigente della British Gas si fa beffe della decisione politica del Governo di riconvocare la Conferenza dei Servizi per procedere alla doverosa valutazione di impatto ambientale e consentire la corretta consultazione delle popolazioni interessate. E si beffe anche del procedimento d’infrazione aperto per gli stessi motivi dalla Commissione Europea così come se la ride dei gravi fenomeni d’inquinamento a Capobianco per i quali il Ministero dell’Ambiente non ha restituito agli “usi legittimi” le aree interessate prescrivendo adempimenti che non vengono presi in alcuna considerazione.
Avevamo ragione anche nel chiedere insistentemente al Governo di aprire un corretto procedimento amministrativo (la cosiddetta “autotutela”) dando le necessarie comunicazioni alla società interessata per evitare qualsiasi contestazione dinanzi ai Tribunali Amministravi.
Ed abbiamo oggi più che mai ragione di chiedere al Governo la traduzione della volontà politica espressa il 23 dicembre in coerenti atti amministrativi, onorando in tal modo le scelte operate, tutelando i diritti fondamentali del nostro territorio ed impedendo che il nostro Paese venga trattato come una colonia dalla società inglese.
I lavori vanno immediatamente sospesi e le autorità competenti devono urgentemente intervenire.
Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.
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