Brindisi, 12/02/2007
Rigassificatore: cinque arresti e sequestri in tutta Italia
Arresti, avvisi di garanzia, l'area di Capobianco sotto sequestro, acquisizioni di documenti tra Brindisi e Roma. E' scattata stamane l'operazione giudiziaria legata all'affaire rigassificatore che ha visto l'impiego degli uomini della Digos di Brindisi e dei militari della Guardia di Finanza.
Concussione e corruzione sono i reati ipotizzati dai pm Giuseppe De Nozza e Silvia Nastasia ed accolti dal gip di Brindisi, Simona Panzera. Sotto la lente degli investigatori sono finite le procedure per l'autorizzazione dell'impianto.
Le manette sono scattate per l'ex sindaco Giovanni Antonino, l'imprenditore portuale Luca Scagliarini (entrambi giā coinvolti nella tangentopoli brindisina) e tre manager della Brindisi Lng, societā creata ad hoc dalla British Gas per la costruzione e la gestione dell'impianto brindisino.
In questo momento, tra Brindisi e Roma, sta avvenendo la notifica di una trentina di avvisi di garanzia.
Sotto sequestro č finita l'intera area di Capobianco. Diversi documenti sono stati acquisiti nei ministeri delle Attivitā produttive e dell'Ambiente, presso l'autoritā portuale e la sede della Brindisi Lng.
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