Brindisi, 13/02/2007
La Uilcem dopo il terremoto giudiziario dell'affaire Rigassificatore
C'era da aspettarselo, quanto accaduto ieri è la testimonianza di un “sistema” Brindisi deleterio oltre che il suggello a dichiarazioni esternate, in tutti questi mesi, da parte di esponenti politici che molto probabilmente, ben informati, apettavano solo questo per completare le loro tesi contro lo sviluppo del territorio.
I fatti di cronaca giudiziaria, a nostro avviso, nulla hanno a che fare con il lavoro, un mondo più volte abusato che merita rispetto e che si indigna di fronte a scenari in cui si affonda ancor di più il colpo verso un territorio esanime e martoriato.
La classe politica “perbenista” farebbe bene a guardarsi attorno, al proprio fianco e a pensare prima di lanciare accuse e strumentalizzazioni.
Dicevamo che va scissa la questione legale dallo sviluppo ritenendo ancora una volta importante l'insediamento della L.N.G. a Brindisi per le cose che andiamo affermando da ormai molto tempo e che non stiamo a ripetere. Un dato è ormai certo: l'immagine del territorio è fortemente compromessa al di là dell'esito delle indagini in corso. Riteniamo che tutto ciò sia il frutto di atteggiamenti che agevolano il clientelismo assente in quei territori ideali dove il confronto e la dialettica politica si consuma alla luce del sole senza posizioni preconcette o strumentali. E' questo il salto di qualità che bisogna fare. Più volte i lavoratori ed il mondo sindacale si sono interrogati sul perchè di atteggiamenti, anche recenti, verso progettualità su cui vi sono stati continui cambi di rotta in maniera poco trasparente pur in presenza di accordi sottoscritti. Chi ne ha pagato le conseguenze sono stati ancora una volta i lavoratori ed i disoccupati. Ma tanto ciò non interessa, non fa scalpore non ritorna utile ad una politica amante degli scoop mediatici e poco degli interessi del territorio.
COMUNICATO STAMPA UILCEM
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