Brindisi, 15/02/2007
Rigassificatore: arresti domiciliari per Antonino e Scagliarini
I magistrati hanno premiato l'atteggiamento partecipativo dell'ex Sindaco di Brindisi
Giovanni Antonino e dell'imprenditore Luca Scagliarini ed hanno concesso loro il beneficio degli arresti domiciliari.
Questa la notizia più rilevante della terza giornata dopo il terremoto giudiziario che ha investito la vicenda del Rigassificatore che la Brindisi Lng ha intenzione di insediare a Capobianco, nel porto di Brindisi.
Una giornata che si è consumata tra gli interrogatori condotti dai magistrati e le perquisizioni e le acquisizioni di documenti operate dalla Guardia di Finanza allo scopo di suffragare le
dichiarazioni rilasciate da Antonino e Scagliarini durante le audizioni di martedi scorso.
Nella mattinata odierna è stato interrogato l'Ing. Caiulo, dirigente dell'area tecnica dell'Autorità portuale, che ha sottoscritto la relazione tecnica a sostegno della richiesta di esclusione.
In realtà la relazione tecnica sarebbe stata redatta dall'Ing. Paola Rentocchini, dipendente della società D'Apollonia, a sua volta consulente di Bg Italia. Caiulo, secondo quanto sostenuto dagli investigatori ed ammesso dalla stesso Caiulo nell'Aprile 2006, non avrebbe effettuato le valutazioni di sua pertinenza ma si sarebbe limitato a firmare un documento
inviatogli via e-mail dalla Rentocchini, ossia una persona che indirettamente collaborava con il colosso anglosassone.
Nell'interrogatorio odierno Caiulo avrebbe ammesso di aver ricevuto la relazione tramite e-mail ma ha anche sostenuto di aver apportato sostanziali modifiche e variazioni.
Al vaglio dei magistrati anche l'assunzione di Caiulo presso l'autorità portuale che, stando a quanto affermato dall'ex presidente Ravedati, sarebbe stato raccomandato
dall’allora sindaco Antonino, suo amico d'infanzia.
Caiulo avrebbe contestato l'asserzione di Ravedati sostenendo di aver vinto un regolare concorso in base alla sue caratteristiche ed al curriculum.
Domani alle 11.00 è previsto l’interrogatorio di Franco Fassio, presidente di Bg Italia, accusato di
vari reati, e quello dell’ing. Batttistini, attuale direttore generale della
Brindisi Lng, accusato, assieme a Fassio, Erriquez, Ricketts e Robottom di "aver occupato in forza di
una autorizzazione illecitamente autorizzata uno spazio del demanio e delle zone portuali della navigazione
interna e per aver ivi fatto innovazioni non lecitamente autorizzate"
Sia Fassio che Battistini sono difesi dagli avvocato Bongiorno e Motta.
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