Brindisi, 16/02/2007

Giovani Comunisti:"gettiamo le basi... per la pace" in vista di Vicenza

A pochi giorni dalla manifestazione di Vicenza contro la realizzazione di una nuova base militare in territorio italiano ci troviamo a riflettere su questioni che non avremmo voluto incrociare.
Non avremmo voluto imbatterci nelle strumentalizzazioni che tracciano un’equazione ignobile tra una democratica mobilitazione pacifista e le antidemocratiche pulsioni terroristiche di chi è rimasto fermo ad analisi politiche nate sbagliate, già trent’anni fa.
Non avremmo voluto assistere alle campagne allarmistiche che seppelliscono in un calderone unico il diritto di esprimersi dei cittadini contrari alla ‘Ederle 2’, le rivendicazioni sociali e politiche del sindacato, la violenza di chi predica il terrore. Non avremmo voluto perché viviamo nel 2007 e non nel 1977 eppure eccoci qui: oggi come 30 anni fa.

"Siamo di fronte ad un già visto: si agita il pericolo della violenza per oscurare le ragioni del popolo della pace. Era già successo al Forum Sociale Europeo di Firenze. Il risultato di allora fu che di quella grandiosa manifestazione i Tg e i giornali, il giorno dopo, parlarono unicamente di scampato pericolo e di come era stata brava la polizia. Delle ragioni del Forum nemmeno una parola. Questo non può accadere di nuovo a Vicenza”.
Ogni giorno la guerra sconvolge la vita della nostra generazione., Iraq, Palestina, Somalia, Afghanistan sono alcuni degli scenari dove lo scontro di civiltà si traduce in una morsa per le popolazioni civili, intrappolate tra bombardamenti e martiri.

Nessuna speranza per il futuro. Ad alcuni di noi potranno sembrare paesi lontani ma capita che gli aerei da guerra decollino dalle tante basi americane disseminate sul territorio italiano. Per esempio dall’aeroporto militare Dal Molin a Vicenza dove l’amministrazione Bush ha imposto l’allargamento della base senza tenere in conto il bisogno di pace e democrazia della comunità locale, la preoccupazione per una base che fagocita la vita e l’ambiente della città. E’ per questo che la lotta del popolo di Vicenza contro la militarizzazione dei territori è la lotta di tutto il popolo della pace.

E’ per questo che tutte le scuole il 17 febbraio saranno luoghi di diserzione alla guerra globale. Per ripartire dall’altro mondo possibile. Un mondo di pace.
Noi Giovan* Comunist* della provincia di Brindisi saremo a Vicenza con una delegazione di 50 circa, ma estendiamo un invito particolare ai giovani, agli studenti che ripudiano la guerra, il terrorismo ed ogni forma di violenza a manifestare con un gesto simbolico:
per lottare affianco al popolo di Vicenza esponiamo oggi un semplice straccetto bianco sui nostri zaini.

Divers* Compagn* sabato saranno presenti fuori le scuole per adoperarsi, informare,disertare la guerra globale distribuendo materiale (volantini e straccetti bianchi) e per dire in modo pacifico e non violento: FUORI LA GUERRA DALLA STORIA FUORI LE BASI DALLE NOSTRE TERRE.

COMUNICATO STAMPA GIOVAN* COMUNIST* BRINDISI