San Donaci, 19/02/2007
Carnevale sicuro: 2 arresti e 3 denunce dei Carabinieri
Cinque persone denunciate, di cui 2 in stato di arresto e tre in stato di libertà, dalla STAZIONE CARABINIERI DI SAN DONACI e dal NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE DI FRANCAVILLA FONTANA.
Questo il risultato di una serie di servizi di prevenzione e di controllo del territorio, appositamente predisposti e tesi ad assicurare il tranquillo disimpegno delle normali attività quotidiane dei cittadini residenti in quei Comuni, ricadenti tutti nella giurisdizione della COMPAGNIA CARABINIERI DI FRANCAVILLA FONTANA.
A SAN DONACI, i CARABINIERI DELLA LOCALE STAZIONE, nell’ambito dei controlli di coloro sottoposti a misure di prevenzione e di sicurezza, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria due persone. V.C., e O.C., 36 e 39 anni, entrambi sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, poichè, in violazione degli obblighi imposti loro, venivano sorpresi dai CARABINIERI DEL MARESCIALLO GIANCARLO ABBRACCIAVENTO all’interno di un bar del centro sandonacese ed in compagnia di altri pregiudicati.
Nella tarda serata di domenica, l’attenzione di un CARABINIERE LIBERO DAL SERVIZIO ed in abiti civili, che percorreva il CENTRALISSIMO VIALE LILLA IN FRANCAVILLA FONTANA, veniva attirata, quasi per curiosità istituzionale, da un nugolo di persone che discutevano animosamente sul marciapiede del versante destro del tratto terminale del citato viale, percorrendolo in direzione della Stazione ferroviaria.
Mentre si avvicinava, il CARABINIERE, aveva modo di notare che anche l’attenzione di altri passanti era ugualmente sollecitata da quella discussione animata. Nel mentre percorreva le poche decine di metri che lo separavano da quel gruppo di persone, aveva modo di focalizzare lo sguardo su tre di esse, coinvolte direttamente in quella violenta discussione. Nel particolare, riconosceva senza ombra di dubbio tra quelle tre persone, G.R. e A.M.. Ancora, specificatamente, il primo unitamente ad un terzo ragazzo, di sesso maschile, spintonava ripetutamente il secondo, il quale a sua volta, agitava le mani congiunte al petto come se pregasse, quasi a chiedere ripetutamente cosa quei due volessero da lui.
Quando ormai il CARABINIERE era a poco più di due metri dal terzetto, G.R. ed il terzo ragazzo rimasto poi sconosciuto, forse accortisi dell’imminente arrivo del militare, evidentemente a sua volta riconosciuto da quelle “SIMPATICHE CANAGLIE”, tentavano, riuscendoci, di allontanarsi repentinamente dal luogo. A nulla sono valsi anche i ripetuti richiami verbali del militare che li invitava a fermarsi e a tornare indietro. Entrambi, infatti si allontanavano con passo spedito facendo perdere le tracce tra gli altri passanti.
Il CARABINIERE, invece, preoccupato per lo stato di salute del terzo ragazzo rimasto sul posto, lo invitava a portarsi all’interno di un vicino bar, al fine di medicarsi il viso all’altezza dell’occhio destro, che presentava una evidente contusione in prossimità del bulbo oculare, visibilmente arrossato.
Nei bagni dell’esercizio commerciale, il ragazzo, che in realtà si era lì portato malvolentieri dimostrando la ferma intenzione a voler soprassedere sull’accaduto, mentre veniva medicato veniva contestualmente interrogato sulle motivazioni del litigio nel corso del quale aveva riportato quelle lesioni, ma ancora inspiegabilmente reticente nel riferire quanto richiestogli, negava addirittura il coinvolgimento di chi era stato materialmente riconosciuto dal Carabiniere, aggiungendo che non sapeva spiegarsi il motivo per il quale, a suo dire, era stato, solo lui, picchiato da altri due individui.
Nel frattempo, comunque, il Carabiniere riceveva il supporto di una pattuglia, anche loro in abiti civili, del NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE, inviata sul posto dalla CENTRALE OPERATIVA che, a sua volta, era stata notiziato nel contempo della rissa in atto da alcune PREOCCUPATE TELEFONATE al 112 da parte di cittadini in transito.
Venuta meno la preoccupazione, intanto ,per lo stato di salute del primo fermato, i Carabinieri si ponevano immediatamente alla ricerca dei due fuggitivi.
Dopo averli cercati, invano, negli altri locali situati nei pressi, decidevano di continuare le ricerche nei piazzali del vicinissimo quartiere fieristico, ove, in concomitanza del periodo carnevalesco, sono state montate diverse giostre. Neanche pochi minuti e, infatti, le ricerche sortivano esito positivo. Il ragazzo, quello che era stato riconosciuto dal primo Carabiniere, veniva rintracciato insieme ad altri suoi coetanei. Già nel momento del rintraccio, a conferma delle conseguenze riportate dai partecipanti alla zuffa cui aveva assistito il Carabiniere, G.R. veniva riscontrato affetto da evidenti contusioni al viso ed una recente escoriazione sulla parte sinistra della fronte. Solo con decisione, intanto, i Carabinieri riuscivano a tenere a distanza diversi altri ragazzi, che si erano avvicinati minacciosamente nel tentativo di fornire una non richiesta assistenza al ragazzo fermato. Nessuna traccia del terzo rissoso.
Con non poche difficoltà, però, la tenacia dei CARABINIERI permetteva di ripiegare verso l’auto di servizio ancora parcheggiata sul viale, da dove i tre CARABINIERI ed i due fermati si portavano direttamente presso il PRONTO SOCCORSO DEL LOCALE OSPEDALE CIVILE “CAMBERLINGO”, al fine di fornire loro una adeguata e giusta assistenza medica per le lesioni riportate. Al termine della visita dei sanitari G.R. e A.M. venivano diagnosticati affetti da “CONTUSIONI ANCHE ESCORIATE ALLA FRONTE E AGLI ZIGOMI”, segni evidenti di una recente colluttazione.
Uno dei due, inoltre, che versava in evidente stato di ubriachezza desumibile da fattori quali la difficoltà nella favella e nel pronunciare frasi con senso compiuto, nonché da una fastidiosa alitosi chiaramente riconducibile all’abuso di bevande alcoliche, rifiutava presso il Pronto Soccorso di sottoporsi a visita per l’accertamento dello stato di ebbrezza.
Tuttavia, in seguito, presso gli Uffici del Nucleo Operativo, anche suo parente convivente, intervenuto quale familiare informato, si era immediatamente reso conto dello stato di ubriacatura in cui versava il congiunto.
Alla luce di quanto verificatosi ed accertato, quindi, anche in ragione delle lesioni riportate nel corso della zuffa e giustamente refertate dai sanitari, i due ragazzi, per il solo fatto di aver partecipato alla “rissa”, venivano dichiarati in arresto.
G.R., infatti, nel mentre si stava allontanando dopo essersi accorto di aver, insieme agli atri due, attirato pericolosamente l’attenzione degli astanti e dopo essere stato riconosciuto inconfutabilmente dal Carabiniere, non aveva esitato a dileguarsi al fine di guadagnare la fuga e l’impunità tradendo una chiara e consapevole colpevolezza. Un terzo ragazzo, il terzo partecipante in corso di identificazione, è stato denunciato in stato di irreperibilità.
Al termine degli accertamenti, dopo averne dato notizia al Magistrato di turno, DOTT.SSA CRISTINA FASANO, i due “calienti giovanotti” sono stati accompagnati presso le celle del carcere di via Appia a Brindisi, dove avranno da ripensare a quanto commesso, in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice, al quale racconteranno le loro versioni.
COMUNICATO STAMPA REGIONE CARABINIERI PUGLIA -
COMPAGNIA DI FRANCAVILLA FONTANA
NUCLEO OPERATIVO E RADIOMOBILE
|