Brindisi, 27/02/2007
De Netto (Azione Giovani): "fermiamo il farmaco killer"
E’ stato lanciato dal Presidente Provinciale di Azione Giovani di Brindisi Luca De Netto l’allarme sull’abuso di psicofarmaci sui minori, parallelamente alla richiesta al Vice presidente della Camera dei Deputati, On. Giorgia Meloni - che di Azione Giovani è il Presidente Nazionale -, di mobilitare la struttura giovanile di AN contro l’introduzione nel mercato farmaceutico italiano del Ritalin, psicofarmaco utilizzato, soprattutto negli USA, per la cura della c.d. sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
E’ di pochi giorni fa, infatti, la notizia - fornita pubblicamente dal direttore generale dell’Agenzia italiana del Farmaco, Nello Martini, a margine di un seminario organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero per la Salute sul tema della somministrazione di psicofarmaci ai minori – che anche in Italia la vendita del Ritalin, il cui principio attivo era finora considerato dello stesso livello tossico dell’eroina tanto da essere inserito nella tabella delle sostanze stupefacenti predisposta dal Ministero della Salute, sarà legalizzata.
Parallelamente, partirà un registro nazionale per il monitoraggio di tutti i minori curati con psicofarmaci.
Sulla questione, dopo l’intervento del Presidente di AG di Brindisi, Luca De Netto, a dimostrazione anche di un fermento politico e culturale che anima la giovane destra brindisina, sempre più spesso in grado di incidere nell’agenda politica nazionale della giovane destra, sono state mobilitate tutte le federazioni italiane, con un’apposita campagna di sensibilizzazione, e sono state predisposte delle interrogazioni parlamentari che nei prossimi giorni saranno presentate proprio dal Vicepresidente della Camera, On.Meloni.
“Innanzi tutto, c’è da dire – ha spiegato il giovane dirigente di Alleanza Nazionale, Luca De Netto - che la sindrome da deficit di attenzione e iperattività, di norma viene diagnostica facendo compilare un test a risposta multipla a genitori o insegnanti che poco o nulla ha di scientifico. Secondo questo test, infatti, si potrebbe diagnosticare l’ADHD a uno scolaro che è colto a non seguire la lezione della maestra mentre chiacchiera con il compagno di banco, o ad un adolescente che magari è soltanto un attimino più vivace.”
Premesso che negli Stati Uniti – dove l’utilizzo del Ritalin si è diffuso a macchia d’olio - sono attualmente in corso varie cause legali che coinvolgono l'Associazione Americana degli Psichiatri (APA) e l'Associazione degli utenti CHADD, per collusione con la casa farmaceutica Novartis (ex Ciba-Geigy) che produce il Ritalin (l'accusa per gli psichiatri è di avere preso soldi dalla multinazionale del farmaco per formulare criteri diagnostici sempre più elastici e inclusivi per favorire la vendita del Ritalin), vi è il concreto rischio, secondo i giovani esponenti di AN, che anche in Italia si sponsorizzi questo psicofarmaco in maniera spropositata e fuori dai controlli.
“Dal punto di vista della tossicità del Ritalin stesso, - ha continuato De Netto - è dimostrato che tra gli effetti collaterali vi siano problemi cardiovascolari (Palpitazioni - Tachicardia - Ipertensione - Aritmia cardiaca - Dolori al petto - Arresto cardiaco), disfunzioni cerebrali e mentali (Mania, psicosi, allucinazioni - Agitazione, ansia, nervosismo - Insonnia - Irritabilità, ostilità, aggressione – Depressione) , disfunzioni gastrointestinali (Anoressia - Nausea, vomito). Inoltre, oltre al dato certo della dipendenza psichica e biologica, vi sono decine e decine di casi di suicidio indotto dal farmaco, che procura uno stato di sottomissione sociale e di panico!”
Nelle preoccupazioni sollevate dai giovani di AN, vi è poi da prendere in considerazione lo strumento del registro nazionale dei minori trattati con psicofarmaci, che presentato dal Ministero della Salute come utile a limitare gli abusi, potrebbe rivelarsi un terrificante strumento di screening e monitoraggio psicologico e di controllo sociale, in violazione del diritto alla privacy e non solo.
“Ciò che ci preme sottolineare maggiormente per ribadire con forza la nostra visione del mondo e della vita – ha concluso De Netto - è che andrebbe rafforzato il ruolo centrale della famiglia, prima comunità naturale dove ogni tipo di problema comportamentale ed educativo andrebbe affrontato e risolto, prima di ricorrere a pericolosi farmaci o a consulenze psichiche! Anche in questo contesto, infatti, il principio comunitario si sposa con quello di sussidarietà, per cui al ruolo naturale della famiglia, si aggiunge quello della scuola, comunità di crescita e formazione dello studente e del cittadino, e non luogo di persone lobotomizzate e sottomesse. Infatti, per ciò che concerne gli aspetti sociali, fa semplicemente orrore la costruzione di una scuola perfetta dove tutti sono consenzienti ed allineati, perfetti robot dormienti drogati dagli psicofarmaci…”
Un’infanzia ed un’adolescenza anche vivace, fanno tornare in mente – dicono i ragazzi di Azione Giovani - quei tiri a pallone in mezzo ad una strada, sporchi di fango e con le ginocchia sbucciate, con la grinta e la voglia di vivere che sono la linfa più bella delle generazioni che vengono!
Sulla questione, quindi, nelle prossime settimane si prevede una intensa mobilitazione che coinvolgerà le scuole, le famiglie, i medici, i parroci e le amministrazioni per salvaguardare la salute dei minori e il ruolo della famiglia.
COMUNICATO STAMPA AZIONE GIOVANI
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