Fasano, 28/02/2007
Amati (Dl) presenta interpellanza su trasformazioni edilizie ad Egnazia
Il Consigliere Fabiano Amati ha presentato una interpellanza urgente al Consiglio Comunale di Fasano relativamente al permesso di costruire rilasciato alla società Penna Grande s.r.l., con cui si autorizza la realizzazione di una ristrutturazione di trulli esistenti, di uno stabilimento balneare e di un parcheggio custodito, di seguito il testo dell’interellanza:
Il sottoscritto Fabiano AMATI,
V i s t i
- l’art. 43 comma 1° del D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267;
- l’art. 45 comma 3° dello Statuto comunale;
- gli artt. 23 e segg. del “Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari”, applicabili – per analogia – all’istituto dell’interpellanza, in assenza di mancato esercizio della riserva di regolamento contenuta nel comma 1° dell’art. 45 dello Statuto comunale;
- l’art. 42 lett. m) del D.L.vo 18 agosto 2000 n. 267;
- l’art. 47 comma 1° dello Statuto comunale;
Presenta la seguente INTERPELLANZA per sapere
PREMESSO
Con permesso di costruire n. 123 del 9 maggio 2006, rilasciato dal Dirigente della direzione territorio e ambiente alla società Penna Grande s.r.l., si autorizzava la realizzazione di una ristrutturazione di trulli esistenti, di uno stabilimento balneare e di un parcheggio custodito con strutture precarie e l’adagiamento di stuoie.
Tale area risulta inclusa nell’Ambito Territoriale Esteso (ATE) di valore rilevante B (art. 2.01 – punto 1.2 NTA PUTT-Paesaggio) e nell’Ambito Territoriale Distinto (ATD) “Coste ed Aree Litoranee” (art. 3.07 delle NTA del PUTT-Paesaggio, Del. G.R. n. 1748 del 15.12.2000).
In particolare, l’area oggetto degli interventi di trasformazione edilizia e urbanistica previsti ricade nell’area “litoranea” la quale, in assenza di perimetrazione effettuata mediante Sottopiani o al momento della formazione del PRG, viene individuata dalle NTA del PUTT suddetto in una fascia dalla profondità costante di “metri 100 dal perimetro interno del demanio marittimo” (3.07.2.2).
In tale area, le prescrizioni di base di cui all’art. 3.07.04 delle NTA, direttamente vincolanti e prevalenti su tutti gli strumenti di pianificazione vigenti ed in corso di formazione, escludono la realizzabilità di parcheggi tra i pochi interventi ammessi (lett.b).
Solo nelle aree annesse, e non è questo il caso, è consentita la realizzazione di un parcheggio (3.07.4.2 lett. e), punto n. 2 delle NTA citate), subordinatamente a varie prescrizioni quali la realizzazione di unità arboree autoctone per ogni posto macchina oltre ad un appropriato dimensionamento del parcheggio in relazione al contesto territoriale.
Nell’autorizzazione paesaggistica rilasciata in data 28.02.2006 dal Dirigente della Direzione Territorio e Ambiente non vi è alcun riferimento alle norme menzionate.
Inoltre: l’area oggetto dell’intervento è individuata sulla cartografia del PUTT-Paesaggio all’interno dell’ATD “Zone Archeologiche” e ricade direttamente nell’”area di pertinenza” del bene archeologico protetto.
In tale area, ai sensi dell’art. 3.15.4 delle NTA del PUTT-Paesaggio, si applicano innanzitutto le “Direttive di Tutela” di cui all’art. 3.05 – punto 4.1, per cui negli ATE di valore rilevante B, “va evitata ogni alterazione dell’integrità visuale…”, ed è pertanto evidente la compromissione della stessa da parte delle strutture precarie necessarie all’allocazione delle file di parcheggio, le quali andrebbero a formare una barriera tra la strada provinciale e la costa rocciosa sul cui sfondo si percepiscono nitidi i colori del mare.
Ad integrazione delle direttive in discorso, nell’area di pertinenza vanno osservate prescrizioni di base (art. 3.15 – punto 4.1, lett.a) secondo cui non è possibile autorizzare interventi comportanti “ogni trasformazione del sito” ad eccezione delle “attività inerenti lo studio, la valorizzazione e la protezione dei reperti archeologici e la normale utilizzazione agricola dei terreni”.
E’ prevista la sola realizzazione di infrastrutture a rete fuori terra e in alcuni casi interrate.
Anche in relazione a queste norme non ci sono riferimenti del Dirigente della Direzione Territorio e Ambiente nell’autorizzazione paesaggistica menzionata.
CIO’ PREMESSO si chiede di sapere
a) a quale normativa si è fatto riferimento per il rilascio del permesso di costruire in oggetto;
b) se sono state considerate ed applicate le N.T.A. del PUTT.
Con riserva, all’esito di eventuale insoddisfacente risposta, di proporre la seguente MOZIONE
Il Consiglio comunale,
delibera
a) di richiedere al Dirigente del Settore, nell’ambito dei poteri propri di indirizzo e controllo, la verifica di compatibilità del permesso di costruire con le NTA del PUTT e in difetto procedere all’annullamento del permesso di costruire in oggetto.
Fabiano Amati
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