Brindisi, 05/03/2007
Convegno dell'Italia dei Valori sulla sanità in Puglia
“La sanità in Puglia si è intrecciata con la questione morale e l’illegalità – è quanto ha dichiarato Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori, durante il convegno sulla sanità in Puglia, che si è svolto a Brindisi lo scorso sabato 3 marzo, organizzato dal Coordinamento Provinciale IdV di Brindisi e dal dipartimento tematico sanità IdV Puglia, che ha toccato le problematiche a tutto campo relative alla salute del cittadino come valore primario.
“La sanità regionale è ancora troppo legata ai partiti – ha proseguito Zazzera – e questo la rende meno libera. Bisogna ripartire quindi dalla rifondazione completa del sistema salute in Puglia. In particolare - ha sempre tenuto a sottolineare Zazzera – i ticket non devono essere più un tabù, se però vengono opportunamente controbilanciati con servizi efficienti e tempi decisamente ridotti per le liste di attesa.”
Per il senatore Giuseppe Caforio la sanità deve essere di qualità in modo che possa soddisfare ed anticipare in maniera equa i bisogni della salute dei cittadini. “Nella pratica - ha detto Caforio- è necessario assicurare i risultati migliori e la soddisfazione del cittadino al minor costo possibile. Ho sentito con piacere che l’assessore Tedesco ha preventivato la dotazione in Puglia di ben nove P.E.T. - TAC, forse sarebbe meglio comprarne la metà e magari prevedere la loro sostituzione fra qualche anno con macchinari più all’avanguardia tecnologica.”
Per dottor Giuseppe Caprioli, responsabile regionale sanità IdV Puglia, la sanità pugliese deve essere più vicino ai cittadini di Puglia.
“I punti su cui bisogna fare leva – ha proseguito il dott. Caprioli - sono la creazione di un polo oncologico modello IEO (Istituto Oncologico Europeo) nel grande Salento in modo da equilibrare la richiesta oncologica dei cittadini del sud Puglia (Lecce, Taranto e Brindisi). Riorganizzare la rete distrettuale al fine di garantire un sistema in cui cittadini soddisfino i bisogni di salute dei cittadini. No all’uso delle ASL e degli ospedali per fini politici, si deve ripristinare la meritocrazia e da qui che parte il vero riformismo della sanità. Il riordino ospedaliero deve tener conto su tutto il territorio regionale delle patologie acute e della cronicità delle cure.
Grande lavoro sulla prevenzione primaria con risorse da stanziare per scuole, famiglie, nei luoghi di lavoro e nella società in genere, tutto al fine di evitare il consolidamento di patologie responsabili di aggravio di spese. I centri di riabilitazione devono avere gli strumenti necessari al recupero delle invalidità.
Per la presidente del Tribunale per i diritti del malato, la dott.ssa Marcella Mancini, il diritto alla salute non è ancora una certezza per milioni di cittadini. “Senza sicurezza, - ha ribadito con fermezza la Mancini - senza qualità, senza protezione, senza certezza, solo per citarne alcuni dei 14 diritti dei cittadini, non c’è salute e non c’è servizio sanitario. I cittadini sono stanchi, e non bastano più promesse e parole dettate dalla buona volontà. Il paziente ha bisogno di appropriarsi , almeno, della libertà di scelta, l’accesso alle cure e il rispetto del tempo; diritti, questi, completamente dimenticati. Il cittadino ha bisogno di fatti concreti e, solo allora, assumerà, da parte sua, i doveri e le responsabilità che lo riguardano.”
Di fronte alla tanta sbandierata diminuzione delle liste di attesa la signora Mancini è stata precisa e lapidaria: “Per una mammografia bilaterale si attende ben 360 giorni al Perrino, 399 al poliambulatorio e 473 all’ospedale Melli di S. Pietro Vernotico. Per una ecografia alla mammella dai 360 giorni ai 473. Per un ecocolordoppler dai 98 ai 102 giorni. Per una TAC total body 130 giorni e si può fare solo all’ospedale Perrino di Brindisi. Per una risonanza magnetica c’è da attendere una media 161 giorni.”
Per il coordinatore dell’emergenza – urgenza dell’ASL – BR, il dott. Paolo Panunzio che ha relazionato sulle problematiche dell’emergenza e i posti letto, è inaccettabile che non esista una rete di segnalazione computerizzata dei posti letto liberi, così come previsto nel settore turistico e per il trasporto (treni ed autobus).
Comunque ha tenuto a precisare il dott. Panunzio che sanità non è solo pronto soccorso ma è anche medicina territoriale a cui è demandato il ruolo strategico di rispondere efficacemente alla domanda di salute e di indirizzare la popolazione verso i percorsi diagnostici e terapeutici più appropriati.
Per il consigliere regionale dell’IDV, Vito Bonasora, la riforma del sistema sanitario della Puglia va realizzata con molta attenzione e viene dopo 10 anni di sfascio e quindi molto delicato il suo percorso di rifondazione, la riforma va portata per mano come una mamma fa con un bambino. Gli ospedali che non garantiscono efficienza vanno chiusi, anche se sarà impopolare, lo si dovrà fare.
I direttori generali non sono Dio in terra, il loro operato sarà monitorizzato con attenzione, non faremo sconti, perché la sanità va garantita in quanto è il primo pensiero dei cittadini.
COMUNICATO STAMPA ITALIA DEI VALORI
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