Brindisi, 21/03/2007
CNA: permettere agli artigiani di vendere nei centri commerciali
L’incontro, tenutosi nella mattinata di ieri presso l’Assessorato alle Attività Produttive tra i rappresentanti delle categorie dell’artigianato (CNA) e dell’agricoltura, il rappresentante della Camera di Commercio e l’Assessore De Maria, ha rappresentato un utile primo momento di scambio di idee sul come poter inserire nel nuovo ipermercato le produzioni delle imprese della provincia brindisina.
Le proposte lanciate dai rappresentanti della CNA hanno riguardato le imprese delle produzioni alimentari, delle produzioni dell’artigianato artistico e delle produzioni dell’abbigliamento oltre alle imprese di servizi di assistenza per elettrodomestici e apparecchiature elettriche ed elettroniche come personal computer e televisori.
In questa riunione informativa si è evidenziata la capacità delle nostre imprese di produrre alcuni alimenti, già molto apprezzati sul mercato nazionale ed estero, quali pane, frise, pasta, formaggi, conserve, pasticceria e gelateria.
Si è sottolineata la qualità delle produzioni dell’artigianato artistico, che in questi ultimi anni vede maggiore attenzione da parte del consumatore locale, in special modo verso alcune produzioni del vetro, del legno e del ferro; si è rimarcato l’interesse che, soprattutto il mercato estero, sta riservando alle produzioni di costumi e di intimo, nonostante la crisi che ha colpito il settore dell’abbigliamento.
Le imprese artigiane hanno l’obiettivo di fornire alle catene commerciali, prodotti e servizi, che offerti e venduti al pari di quelli provenienti da altre parti d’Italia o d’Europa, possono incrementare lo sviluppo dell’economia brindisina.
A tal fine chiedono per il tramite della CNA, di utilizzare la capacità attrattiva e informativa verso i consumatori, dei centri commerciali.
Nella nostra provincia abbiamo imprese con marchi affermati in grado di produrre ed esportare da tempo scarpe antinfortunistiche (Cisternino), arredi in pvc (Francavilla Fontana), barche e carrelli (Brindisi e Ostuni), mute subacquee (Brindisi), apparecchiature elettroniche antifurto per abitazioni (Fasano), liquori (San Pietro V.co), costumi da bagno ed intimo (Torre S. Susanna) e tanto altro; inserire tali produzioni in questi canali potrebbe risultare molto vantaggioso per la nostra economia.
Convinti di questo i rappresentanti di CNA hanno chiesto di individuare un sistema comune tra associazioni di categoria ed enti, che consenta a tutte le imprese di avere la possibilità di vendere i propri prodotti o servizi nel circuito di tutti i centri commerciali.
Il secondo appuntamento che si terrà presso la Camera di Commercio, ci auguriamo possa essere più concreto e servire a programmare, con vere e proprie convenzioni tra associazioni di categoria o consorzi di imprese, i rapporti con tutta la media e grande distribuzione presente in provincia.
COMUNICATO STAMPA CNA BRINDISI
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