Brindisi, 21/03/2007
Lettera aperta di Marcello Rollo (FI) sugli Oratori
Pubblichiamo integralmente una lettera aperta del consigliere regionale Marcello Rollo, già assessore regionale allo sport.
Gentile direttore,
avviene a volte, anche a chi fa politica, di sentirsi incompreso ed inascoltato. Capita. Ed è bello che questa sensazione di giustizia della nostra attività politica ci prenda pienamente.Da assessore allo sport nella passata legislatura fui stupito dalla penuria di impianti sportivi.Pensavo che quella condizione appartenesse alla mia provincia :così non era. La penuria di impianti sportivi era ed è cronica nella nostra regione.
Gli sport “minori” non possono fisicamente essere praticati e per il basket o il calcio la strada sostituisce il campetto.La strada però non è più quella nella quale abbiamo passato la nostra adolescenza; molti e più gravi pericoli si addensano dappertutto e finanche nei pochi parchi controllati è difficile che un genitore lasci da solo il proprio figlio o la propria bambina. Lì nasce un disagio giovanile o adolescenziale che nessuno di noi può intercettare ed i cui esiti subiamo quando oramai è troppo tardi.Una palestra in più o un campetto di calcio ben fatto non risolvono il problema ma possono essere il momento in cui noi adulti, istituzioni, associazioni, singoli genitori, possiamo tentare di colloquiare con la specie più incomprensibile che abbiamo mai incontrato: i nostri figli.
L’oratorio è ancora l’unico luogo che riscuote la fiducia di un genitore.
Avevo urgenza di porre rimedio ad una situazione disastrosa e la rete oratoriale sembrava poter rispondere a questo bisogno.Una rete articolata e multidisciplinare che intercettasse quanto più possibile il disagio giovanile delle periferie delle nostre grandi città così come quello ancora più disperato di piccolissimi centri periferici dove l’impianto sportivo costituisce l’unica risorsa di aggregazione per giovani ed adulti. L’individuazione dell’oratorio e del finanziamento al cento per cento delle opere fu una scelta condivisa da tutto il consiglio regionale. L’obiettivo era lo sport per tutti attraverso due scelte strategiche: i comuni per la parte pubblica e gli oratori e le associazioni di volontariato per la parte privata.
Soggetti che garantiscono la fruizione soprattutto alle fasce più deboli. Soprattutto l’oratorio rispondeva a bisogni più profondi che richiedevano soluzioni più elaborate ed efficienti: serviva un luogo d’aggregazione sportiva che fosse un po’ famiglia laddove non arrivasse la famiglia, un po’ scuola laddove non arrivasse la scuola, impianto sportivo pubblico laddove esso ancora non ci fosse.
Serviva tutto ciò con in più un’anima. In questa ottica l’unanimità del consiglio regionale si espresse in modo chiaro :non porre limiti di spesa, l’avremmo fatto in un secondo tempo, e finanziare tutte le opere private “al cento per cento” poiché questo appariva il solo modo di finanziare oratori ed associazioni di volontariato. Caro direttore la formula per “fare” è una ed è semplice: buona volontà ed onestà d’intenti.
In questi mesi ho imparato invece che le formule per “non fare” sono infinite ed assumono sempre più forme sofisticate ed inattese. Si va dalle prese di posizione ideologiche ed anticlericali della sinistra radicale alle prese di posizione dell’assessore allo sport che, attento più alle crisi di giunta che alle crisi di coscienza, cerca in modo cerchiobbottista di non scontentare nessuno, per arrivare alle raffinate esternazioni del presidente Vendola capaci di irridere le nostre certezze ed i nostri valori citando, alla bisogna, vescovi, cardinali e Papi. E’ ora di dire basta!Sulla vicenda del finanziamento agli oratori ognuno di noi deve dire da che parte sta’.In questi mesi ho imparato invece che le formule per “non fare” sono infinite ed assumono sempre più forme sofisticate ed inattese. Si va dalle prese di posizione ideologiche ed anticlericali della sinistra radicale alle prese di posizione dell’assessore allo sport che, attento più alle crisi di giunta che alle crisi di coscienza, cerca in modo cerchiobbottista di non scontentare nessuno, per arrivare alle raffinate esternazioni del presidente Vendola capaci di irridere le nostre certezze ed i nostri valori citando, alla bisogna, vescovi, cardinali e Papi. E’ ora di dire basta!Sulla vicenda del finanziamento agli oratori ognuno di noi deve dire da che parte sta’.
Sappiamo bene che ridurre il finanziamento al 60 per cento per associazioni ed oratori e limitarne il tetto massimo a 150 mila euro equivale a negare qualsiasi forma d’aiuto. La deriva ideologica anticlericale che questa giunta va perseguendo è sempre più visibile ed io mi sento pronto a chiamare a raccolta tutti i parroci ed i rappresentanti dell’associazionismo per chiedere loro di difendere a gran voce i valori ai quali dedicano tutte le loro forze.
Marcello Rollo
già assessore regionale allo sport
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