Brindisi, 03/04/2007
On. Mele (UDC): "Vigilare su Enel per non subire un protocollo di sopravvivenza"
L’articolo e la copertina dell’ultimo numero dell’Espresso offrono uno spunto interessante
per alcune riflessioni e anche per alcune domande che tutti dobbiamo porci.
Intanto io non
appartengo alla schiera di coloro i quali contestano il merito di quanto descritto, parto
infatti dall’assunto che è vero che nell’area Brindisi-Taranto insistono una serie di
istallazioni industriali e di produzione di energia altamente inquinanti.
Tutti siamo a
conoscenza di queste informazioni e molti, compreso l’Udc ed il sottoscritto, hanno cercato
un confronto con Enel e le altre industrie energetiche di Brindisi.
Mi pare che il territorio
intero e le istituzioni in maniera abbastanza bipartisan, sono da tempo impegnati in una
estenuante battaglia ambientale e forse questa inchiesta di copertina è tardiva dal punto di
vista dell’utilità alla nostra gente.
L’aspetto che più fa rabbia è che quasi dovremmo
sentirci in colpa per essere il pozzo dei veleni d’Italia come se questo disastro fosse tutto
da attribuire a chi vive in questa area.
Certamente la classe politica ha le sue colpe, ma
non dimentichiamo il ruolo di colossi come Enel che da mezzo secolo è il primo
contribuente di questo sfascio ambientale, senza minimamente porsi il problema di come
risarcire il territorio, senza pensare, anche nel suo interesse, a come contribuire al suo
sviluppo ed alla crescita.
Non una parola sul fatto che non si sia chiusa la centrale Brindisi
Nord, facendo un favore ad Enel che ha potuto cederla a Edipower.
Ecco perché questa
inchiesta mi sembra tardiva, inutile e addirittura dannosa per la Puglia.
Il giornalista Riva, autore dell’articolo, sa, perché nel suo blog dichiara di trascorrere le sue
vacanze in Puglia, che siamo alle porte della stagione turistica.
Sa bene l’importanza che il
turismo ha per l’economia pugliese e per i nostri operatori in tutta la Puglia e nel brindisino
e tarantino in particolare.
Una testata importante ed influente come l’Espresso dovrebbe fare una forte pressione
sulle aziende energetiche brindisine, venendo a visitarle per poi raccontarle, dovrebbe
sostenere quanti cercano finalmente di giungere ad un accordo per la firma delle
convenzioni, preoccupandosi semmai di fare battaglie per la riduzione del carbone, per la
reale riduzione delle emissioni inquinanti, per il rispetto di quanto stabilito, dopo le note
esperienze delle passate convenzioni.
Alla luce di tutto questo è grottesca la dichiarazione del Presidente Enel Fontecedro
all’indomani dell’incontro con gli Enti sulle convenzioni quando ha definito le proposte fatte
un “protocollo di convivenza”.
Vigileremo affinché non si subisca l’ennesimo “protocollo di
sopravvivenza”.
Mi attiverò affinché vengano messe in campo tutte le azioni possibili per tutelare
l’immagine della nostra regione.
Invitiamo l’Espresso ad evidenziare con uno spazio
altrettanto importante l’attivismo di coloro i quali, sia pure con diverse visioni dello sviluppo
del nostro territorio, vogliono confrontarsi su questi temi.
On. Cosimo Mele Camera dei Deputati
Commissione Ambiente
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