Bari, 06/04/2007

Stop albergo Torre Guaceto, Mita: "un punto di fondamentale chiarezza"

La vicenda della costruzione dell’albergo, a ridosso della riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto, a trovato un punto fondamentale di chiarezza. Era ora.

L’Assessorato Regionale all’Urbanistica, in una sua nota al Sindaco di Carovigno, ha formalizzato la netta contrarietà della Regione ad un altro scempio sulla costa. Non posso celare la mia profonda soddisfazione dopo una serie di denunce ed allarmi lanciati da me e dal partito di Rifondazione Comunista di Carovigno. Il settore Assetto del Territorio-Urbanistica Regionale aveva già espresso il parere contrario il 22-03-2005, nell’ambito del procedimento ex art. 5 sul progetto in questione. Né poteva essere diversamente vista la localizzazione dell’albergo in prossimità della costa e della riserva naturale di Torre Guaceto.
Il Comune di Carovigno non ne tenne conto e convoco una Conferenza di Servizi a ridosso del ferragosto del 2005, senza attenersi alle dovute disposizioni. L’Assessorato Regionale, a suo tempo, chiese un ridimensionamento della struttura, ma le modifiche sono risultate di scarsa rilevanza. L’aspetto più grave è la volontà del Comune di Carovigno di ricorrere alle deroghe al Piano Urbanistico vigente, non eccezionalmente ma in via ordinaria. Come dire, è recidivo. Tutto ciò, nonostante gli indirizzi di segno contrario dettati, ai tempi di Fitto, dalla Giunta Regionale con la Deliberazione n. 226 del 23 dicembre 2003.

Prendo atto con piacere che il fermo intervento dell’Assessorato Regionale all’Urbanistica incontri, oggi, il consenso dei DS, nonostante la distrazione dei Consiglieri DS e Margherita nel Consiglio Comunale del 6 marzo 2007. Ora la prima cosa a farsi è la richiesta al Sindaco, da parte dei Consiglieri Comunali di opposizione, della convocazione del Consiglio Comunale di Carovigno con l’Ordine del Giorno la revoca della Delibera n. 5 del 6 marzo 2007 di approvazione del progetto della struttura alberghiera adottato in variante al piano di fabbricazione vigente.
Per quanto ci riguarda, come Rifondazione Comunista, abbiamo già chiesto al Ministero dell’Ambiente l’ampliamento della zona umida esistente, a maggiore tutela dell’oasi e del Patrimonio Ambientale della Riserva Naturale.

COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLERE REGIONALE PIETRO MITA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AMBIENTE-URBANISTICA DELLA REGIONE PUGLIA